PUP, photogallery del concerto a Berlino
PUP, Badehaus – Berlino, 27/01/2017
È difficile descrivere l’energia che i canadesi PUP fanno confluire nei loro live.
Anche mettendo insieme parole, foto e i loro due dischi (seppur registrati magistralmente), non si riesce a rendere la totale esplosione di gioia, rabbia, suoni e movimento in cui ogni canzone si trasforma quando suonata dal vivo. La prima cosa che traspare fin dai primi secondi davanti alla band è la totale mancanza di rispetto che Stefan Babcock ha per la sua stessa voce, che mette alla prova in maniera a dir poco incosciente in ogni singolo pezzo. Dopo l’uscita del loro primo album nel 2014, la band ha annunciato di voler suonare 200 (sì, duecento) concerti entro la fine dell’anno, per poi chiudere a un totale di 250, che è salito velocemente a oltre 400 nel 2016.
Alla fine di questa serie infinita di date Stefan si è trovato davanti a un dottore, con le corde vocali in pessime condizioni, per sentirsi dire che, musicalmente, il sogno era finito.
Con una reale violenza verso sé stesso Stefan e i PUP hanno tirato dritto come se nulla fosse, rilasciando un secondo album a fine maggio intitolato, appropriatamente, “The Dream is Over”.
E dopo tutte gli appuntamenti live insieme a condividere un palco (ed altrettante nottate dormendo rannicchiati nel loro van), il primo pezzo del disco non poteva che chiamarsi ‘If This Tour Doesn’t Kill You, I Will‘.
La performance dal vivo dei PUP rispecchia perfettamente la loro biografia: incosciente, veloce, una fiammata di energia senza un attimo di sosta che non potrebbe essere umanamente sostenuta per più dell’ora in cui la band rimane sul palco.
In ogni canzone il pubblico aiuta le corde vocali di Stefan, dimostrandomi che non sono l’unico a conoscere ormai a memoria entrambi gli album.
Arrivati alla naturale fine del live, Stefan annuncia che non ci sarà un bis ma solo due canzoni dedicate «ai suoi tre migliori amici».
Sulle note di ‘If This Tour Doesn’t Kill You, I Will‘ e ‘DVP‘, i più spericolati/coraggiosi iniziano a lanciarsi in una serie di tuffi sulla (e nella) folla, così incoscienti da strappare più di una risata alla band.
Appena decideranno di passare in Italia, fatevi un piacere e andate a vedere i PUP – e nell’attesa (soprattutto se siete fan di “Stranger Things”), date un’occhiata ai video di ‘Guilt Trip e Sleep In The Heat‘.
Artista |
PUP |
Opening Act | Newmoon |
Evento | PUP live al Badehaus |
Luogo | Berlino |
Genere musicale | punk rock |