“Having a Rave Up”, la struttura delle canzoni comincia a cambiare
Nei primi anni Sessanta la scena inglese è animata da diversi turnisti, tutti dotati di scarsa esperienza lavorativa ma animati dal fuoco sacro della musica.
Sono gli stessi anni in cui grazie a questo ribollire di session man le band nascono, si fondono e si sciolgono alla velocità della luce, andando a contribuire alla creazione un archivio storico dal valore inestimabile.
È proprio dalla fusione di due gruppi (Metropolis Blues Band e Suburban R&B) che nel 1962 nascono i The Yardbirds, costituiti inizialmente da Keith Relf alla voce e armonica, Paul Samwell-Smith al basso, Jim McCarty alla batteria, Chris Dreja alla chitarra ritmica e Anthony Topham alla chitarra solista.
L’esordio ufficiale avviene nel 1963 sul palco del Crawdaddy, un locale R&B di Richmond, ma già un anno più tardi quando Topham (il più giovane) lascierà la band per dedicarsi agli studi, avrà luogo il primo di diversi (ma significativi) cambi di line up: al suo posto il ruolo di chitarra solista verrà affidato ad un giovane amante e purista del blues – un tale di nome Eric Clapton.
I primi lavori dei The Yardbirds sono per lo più singoli e incisioni live, prodotti che rendono poco in termini di vendite ma aiutano a far girare il nome ed il suono della band.
Il successo vero e proprio in termini di popolarità arriva con l’uscita di ‘For your love‘, brano pop scritto da Graham Gouldman e che provoca la prima crisi interna al gruppo: se da un lato i The Yardbirds raggiungono il terzo posto della classifica inglese dei 45 giri, dall’altra Clapton non apprezza la svolta sonora intrapresa e decide di lasciare il gruppo.
Per la seconda volta il ruolo di chitarra solista resta vacante, finché non si aggiunge al resto della band un nuovo membro – un tale di nome Jeff Beck.
È il 1965, e con il ragazzo di Sutton inizia una nuova era: i The Yardbirds restano sì legati alle radici blues rock degli esordi ma iniziano ad esplorare i territori della psichedelia e dell’hard rock, dando maggiore spazio alla chitarra – che diviene protagonista in un trionfo di assoli, abbandonando di fatto i classici ritornelli da classifica.
Disotrsioni, sperimentazioni, fuzz tone e virtuosismi: si comincia a plasmare un suono nuovo che getterà le basi per il garage rock (e più tardi il punk) ed il rock psichedelico (e più tardi il progressive rock).
“Having a Rave Up with The Yardbirds“, più comunemente “Having a Rave Up“, è un’antologia uscita nel novembre del ’65 per il solo mercato d’oltre oceano e che racchiude i singoli di quel periodo: ai pezzi del repertorio della band (con materiale ancora a cura di Clapton) si affiancano le nuove registrazioni ad opera di Beck.
In questo lavoro, considerato a tutti gli effetti il terzo dei The Yardbirds, gli spunti originali e innovativi sono sotto gli occhi (e le orecchie) di tutti.
In ‘Still I’m Sad‘ viene introdotto un canto dalle caratteristiche gregoriane mentre ‘Heart Full Of Soul‘ nella sua versione originale può essere considerato il primo brano raga rock della storia.
Scritto anch’esso da Gouldman, nelle sue prime registrazioni è presente il suono di un sitar: tale strumento verrà abbandonato quasi subito già in sala prove, in favore di un overdrive a cura di Beck stesso poiché il suono con questo strumento pare non soddisfasse appieno la band.
Il sitar verrà ripreso, per dire, da George Harrison in ‘Norwegian Wood (This Bird Has Flown)‘, canzone incisa lo stesso anno e contenuta in “Rubber Soul”, arrivando di fatto ad essere riconosciuto come il primo brano raga rock commercializzato.
‘Train Kept A-Rollin‘ è in realtà un brano jazz di Tiny Bradshaw datato 1951 ma che il gruppo ha reso celebre facendolo diventare un classico del panorama garage rock.
Il riff per questa versione fu anche usato da Beck e Relf nella stesura di ‘Stroll On‘, un altro pezzo la cui esecuzione dal vivo è stata impiegata da Michelangelo Antonioni in una celebre sequenza del film “Blow-up” (1966).
È la voglia di sperimentare del gruppo o la mania di protagonistmo di Beck a sviluppare e rendere unico il suono dei The Yardbirds e a ridefinire, di fatto, la struttura delle canzoni?
Non è semplice dare una risposta ad una simile domanda.
È tuttavia innegabile che gli assoli di Beck abbiano affascinato ed influenzato l’idea di suono e di struttura dei brani, che in seguito verrà ripresa e approfondita da un giovane turnista che si unirà ai The Yardbirds nel 1966, andando a rimpiazzare Paul Samwell-Smith – un tale di nome Jimmy Page.
Quel che avverrà poco dopo, con il cambio totale di line up, i The New Yardbirds e la conseguente nascita dei Led Zeppelin è solo l’inizio di un’altra epocale storia.