ESSENTIALS 01
Essentials
- Agrodolce
- Equilibrato
- Grottesco
Parola chiave: AGRODOLCE
Honeyblood – Honeyblood
Etichetta: Fat Cat Records
Producer: Peter Katis (Interpol, The National)
In inglese renderebbe meglio, probabilmente: bittersweet. Il full-lenght di debutto delle Honeyblood è un album che, fin dal primo ascolto, lascia pochi dubbi su influenze, provenienza e addirittura età dei membri della band.
Stina Marie Claire Tweeddale e Cat Myers in poco tempo si sono fatte strada nella scena musicale della loro città natale, Glasgow, dando vita a un progetto noise pop che è già passato per una serie di sold out shows da headliners e ha incassato il plauso di buona parte della critica.
Il primo LP delle scozzesi mette in chiaro le cose fin dalla prima traccia: da ‘Fall Forever‘ e ‘Killer Bangs‘ fino a ‘Choker‘ e ‘All Dragged Up‘ passano una quarantina di piacevoli minuti tra problemi relazionali con classici scumbags, chitarre distorte e ritmi da migliore tradizione indie-rock britannica, con un assaggio di “crunch pop” (cit., definibile come una specie di teen garage rock) e quella spolveratina di lo-fi che trasmettono l’impressione di star ascoltando qualcosa di genuino e, in senso buono, anche un po’ naif.
[© Federico Plantera]
Parola chiave: EQUILIBRATO
Palco Numero Cinque – Carta Straccia
Etichetta: Irma Records
I protagonisti di questa band sono (manco a dirlo) cinque personaggi che con Carta Straccia, primo disco, percorrono una strada illuminata, ricca di tradizione e dal sapore prettamente italiano.
Errore fatale sarebbe cercare di racchiudere in un solo genere gli undici brani di questo disco, vario e preciso, caratterizzato da liriche sognanti ed impegnate.
Un lavoro di tradizione italiana, quella più bella e che fa tornare alla mente il cantautorato elevato e più classico degli anni Settanta.
In un perfetto crescendo che si sviluppa brano dopo brano, si va da ‘Il peso della follia‘ fino a ‘Sogni‘, accompagnati da una timbrica che ricorda (ma non copia) Lucio Dalla: il tutto, in una cornice equilibrata di stampo all’italiana.
[© Emanuela Vh. Bonetti]
Parola chiave: GROTTESCO
Mad-Krampus – Atra Bilis
Etichetta: autoprodotto
Atra Bilis, ultimo lavoro in studio dei Mad-Krampus, band piemontese da Alessandria: post-hardcore alla The Tidal Sleep in collisione con il post-rock alla This Will Destroy You. Direi una bella figata.
‘Nero Liquido’ è l’insicurezza fatta canzone, immersa in una profonda paranoia: “I nostri farmarci anti-trasgressione, i nostri farmarci anti-umiliazione”. Grande rullata di batteria, sostenuta e d’impatto.
‘Plastica‘, titolo alla Verdena, si avvicina all’essere un metaforico un calcio sui denti: niente di piùdiretto, ci pensa una voce rauca ed intensa a rendere le atmosfere vissute. Questo è davvero un punto di forza, una caratteristica che colpisce subito l’ascoltatore e lo porta in diretto contatto con la band.
Il vero pezzo post-hardcore? ‘Brivido‘.
Non incarna del tutto le sonorità di genere, ma l’arpeggio e la sezione ritmica sono impeccabili.
Una bella immedesimazione resa interessante ancor più dalla sezione vocale, colonna portante del sound.
[© Loris Taraborrelli]
belle recensioni ma che parola chiave è grottesco? Cosa c’entra con quello che avete scritto? Ho ascoltato l’album e sono d’accordo che sia una vera figata. Perché grottesco? Nelle recensioni spiegate meglio perché avete scelto una parola chiave.