E se gli Oasis tornassero davvero insieme?
Lo scioglimento degli Oasis, al pari con le dovute proporzioni, ha fatto parte di quei traumi musicali generazionali paragonabili solo alla separazione dei Beatles.
Qualcuno storcerà il naso ma i fratelli Gallagher per tanti motivi hanno rappresentato un’ispirazione della sottocultura giovanile che va oltre l’aspetto musicale: è questo che più di tutto manca ai loro fan.
Ed è sempre questo che le loro carriere soliste non potranno mai sanare.
Non era solo musica, si trattava di un’origine sottoproletaria e da figli di immigrati irlandesi ma anche delle pettinature spettinate e del loro outfit da strada.
Del loro fare uso di droghe chimiche tanto anni Novanta nuove generazioni.
Ma anche del loro essere fratelli-coltelli, delle loro liti e dei loro scazzi.
Insomma, emozioni e sensazioni non patinate.
Da stronzi?
Sì, da stronzi, come siamo tutti.
Poi c’era anche l’aspetto musicale, importante e decisivo, che ha trasformato gli Oasis nella più grande rock and roll band di quegli anni – e paradossalmente l’aspetto qualitativo era una seconda lettura.
Importante, sì, ma non per le folle oceaniche che riempirono la famosa pianura di Knebworth in due concerti epici.
Certo, come tutte le cose deve esserci un finale e così è stato anche per i Gallagher che hanno avuto il bisogno, come tutti gli esseri umani, di sentirsi anche qualcosa di diverso e migliore.
Così le loro carriere soliste, che hanno una loro dignità a volte anche patinata rispetto al loro passato.
E anche su questo bisogna fare dei distinguo.
Tra i due, ha colpito molto Liam, il più rissoso e a detta di molti meno talentuoso.
Il ragazzo si è messo a studiare e a rendere il suo percorso davvero strutturato e degno di rispetto.
Così Noel, che ha deciso di trasformarsi in un leader band capace di variare il suo percorso musicale con molte influenze d’oltreoceano.
Però c’è dell’altro: c’è il mondo.
Esistono tanti stravolgimenti che stanno scuotendo le nostre coscienze: la pandemia da CoronaVirus, la Brexit, le partite interrotte, le migrazioni oceaniche, Greta e i cambiamenti climatici, per citare le prime e più semplici.
E da qui il bisogno di ognuno di noi di sentirsi individuo, egocentrico ed egoista.
E forse anche un pò stronzi.
Anche l’essere stronzi ha bisogno di fonti di ispirazione e modelli: e in questo i Gallagher sono stati eccelsi con pochi eguali nella storia.
Chi non ricorda le uscite di Noel contro i potenti, contro il padre o contro il Manchester United?
C’è bisogno anche di questo ora, di sentirsi un pò incoscienti e sbagliati come a 15 anni.
La libertà di fare le cose sbagliate e anche di litigare poiché talvolta fa bene per evitare che il tappo delle coscienze esploda. Vogliamo dire che i Gallagher avevano una funzione catartica?
Forse, e probabilmente ci risponderebbero con un rutto.
Ma forse, cari Noel e Liam, sarebbe l’ora di fare dei passi per tutti noi ragazzi di quegli anni e rimettere insieme gli Oasis per un tour o anche solo per una scazzottata.
Liam lo ha compreso da un po’ e manda segnali distensivi al fratello che, per ora, non vuole recepirli.
Speriamo che anche questo sia l’inizio di un ritorno a quel clima rissoso da pub all’ora di passaggio del bartender.
Rimaniamo in attesa quindi che Noel accetti di rimettere insieme i ragazzi.
Noi, intanto, possiamo cominciare a spettinarci di nuovo.
Come sono stati quei tempi e come potranno tornare.