MASSIMO SILVERIO – prossimi concerti
L’affascinante musica di Massimo Silverio è un viaggio introspettivo in perenne mutamento
Nuove date di Hrudja tour 2024
Massimo Silverio è un autore e musicista friulano nato e cresciuto nel cuore della regione storico-geografica della Carnia.
Omaggia le sue origini scrivendo e cantando in cjarniel, sua lingua nativa e minoritaria delle Alpi Carniche.
Silverio unisce in un unico filo di perle, il fascino della terra di confine e la tradizione di un idioma antico, creando un suo personalissimo linguaggio fatto di poesia e suoni che si mescolano tra classico e contemporaneo, popolare e colto, acustico, elettroacustico ed elettronico.
“Ho sempre avuto una forte attrazione per il suono e il significato delle parole che sentivo pronunciare dalla bocca dei miei nonni e genitori. Timbri, melodie e sfumature di sensi che non ho più ritrovato in quelle dei miei coetanei. Così per la mia musica ho utilizzato la lingua del mio cuore, le metriche e il gusto della villotta friulana unite a un suono crudo, evocativo e pieno di contrasti”
Il paragone con Spira di Daniela Pès è immediato, sia per l’utilizzo di un linguaggio musicale che attinge alle radici del proprio territorio di appartenenza che per le sonorità elettroniche e struggenti famigliari a “casa” Tanca Records, label di Jacopo Incani (iosonouncane).
Il suo primo album, Hrudja, è uscito alla fine del 2023 e al primo ascolto ti si presentano nelle orecchie richiami sonori e immagini legate all’universo di band quali Radiohead e Sigur Ròs, nella fattispecie al “viaggio” islandese raccolto nel film documentario Heima.
Hrudja è l’antenato longobardo della parola “Grusa” che in friulano indica la crosta che si crea quando si rimargina una ferita, metafora di rinascita e guarigione ma anche di stemma, ricordo di qualcosa che sta scomparendo.
Siviero in giovanissima età, inizia una ricerca che lo ha condotto alla creazione di un immaginario fatto di luoghi, volti e riti antichi tradotti in musica attraverso l’uso di strumenti classici come il violoncello, contrabbasso, percussioni preparate, pianoforte o popolari come la guzla – strumento delle alpi dinariche – ma anche sintetizzatori, chitarre, organi e soprattutto la voce che si fa protagonista con timbri lievi e intimi, mescolando carnico e inglese per raccontare una storia minoritaria eppure universale.
Queste le prossime date 2024
15/11 – Monk – Roma
16/11 – Chiesa dell’Annunciata – Casertavecchia (CE)
21/11 – Linecheck – Milano
22/11 – Astro Club – Fontanafredda (PN)
23/11 – Officina Meca – Ferrara
13/12 – Bronson – Madonna Dell’Albero (RA)
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