Hate & Merda – La Capitale del Male
“La capitale del male” è il secondo full-lenght dei fiorentini Hate & Merda, prodotto e distribuito da Dischi Bervisti e Sangue Dischi.
Un album controverso e d’impatto, tra il doom e il noise; in ogni caso, una forma davvero originale per esprimere violenza e ripulsione.
Le distorsioni sono al limite della pesantezza: gain a manetta e tanti bassi, quasi da mettere a rischio i timpani.
Un’altra caratteristica evidente è la presenza di brevi dialoghi accompagnati fedelmente da composizioni strumentali notevoli.
‘L’inesorabile declino‘ e ‘In itinere‘, rispettivamente terza e quarta traccia del disco, rimandano alla mente i ternani Die Abete: un macigno sonoro per niente di facile fruibilità, che mette completamente in discussione la forma canzone.
È in queste occasioni che è possibile scoprire nuove possibilità sonore, e gli Hate & Merda ne hanno davvero da vendere.
All’ascolto risulta difficile immagine che questo sia un duo e non una band di 5-6 elementi, ma è al contempo semplicissimo farsi trasportare dall’inquietudine che trasmette questo album.
Va sottolineata l’evidente voglia di distinguersi e diventa necessario elogiare i toscani per l’originalità della forza che li spinge a mettersi alla prova correndo il rischio di essere incompresi.
La violenza con cui i brevi monologhi colpiscono l’ascoltatore è inaudita, a volte però viene spazzata via da un vociare confuso e compulso (‘Il Profondo nero senza fine‘).
Gli Hate & Merda non faticano a creare atmosfere mistiche e tenebrose trascinando lentamente l’ascoltatore in una sorta di oblio: forse ai livelli di “Advaitic Songs” dei grandiosi Om capitanati da Al Cisneros, storico bassista degli Sleep.
Nulla da temere per la band che ha già ampiamente dimostrato di poter camminare a testa alta e di poter dividere il palco con band del calibro degli OvO (qui l’articolo del loro concerto insieme ai Marnero), sicuramente un’altra importante realtà italiana nell’ambito sperimentale.
“La Capitale del Male” è un disco che difficilmente passerà inosservato e che certo incuriosirà molti ascoltatori.