Oca Nera Rock

Turn ON Music

Editoriale di inizio anno: che il 2021 sia l’anno della ripresa

Da qualche giorno non siamo entrati nel nuovo anno bensì in una nuova speranza, quella che risponde idealmente al nome di ripresa.
Ripresa, in primis, di una parvenza di normalità.

I mesi che ci siamo lasciati alle spalle sono stati pesanti, per tutti.
Abbiamo vissuto alti e bassi, siamo sopravvissuti ad un lockdown e allo smart working passando per le difficoltà di nuove abitudini e più di una rinuncia, con restrizioni imposte sicuramente a fin di bene – ma pur sempre, restrizioni.
E sì, più in generale, siamo davvero sopravvissuti.

Uno dei settori più colpiti dalla crisi è quello che da sempre aiuta a riempire molto più che il tempo libero, come qualcuno ha sostenuto in passato.
L’intero mondo dello spettacolo, che si parli di musica live piuttosto che di spettacoli teatrali, non si è ancora rialzato da tutto questo.
La cultura di questo paese, però, non vuole mollare: vuole semplicemente tornare a vivere.
Più di prima.
Perché ce lo meritiamo, o più semplicemente perché nel nostro caso la musica non è solo un passatempo: molto più spesso è la nostra personale ancora di salvezza.

Nel calderone delle figure lavorative che si sono fermate in modo forzato ci siamo anche noi.
Da sempre Oca Nera funziona con un perno centrale attorno al quale gravita tutto il resto.
Giusto o sbagliato che sia, siamo nati così (e chi nasce tondo, d’altronde, non può morire quadrato).
In questo anno funesto come non mai, ecco che il perno, dopo anni, si è incrinato – e così ci siamo fermati anche noi.
All’improvviso, in modo inaspettato e del tutto involontario.

Non sappiamo cosa ci riserva il futuro ma abbiamo ben chiaro cosa desideriamo per tutti: un anno migliore di quello passato.
Un anno, per l’appunto, di ripresa.
E noi da qui ricominciamo.

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