William Patrick Corgan – Ogilala
“Ogilala” è il titolo del nuovo disco di William Patrick Corgan, meglio conosciuto come Billy Corgan, frontman di una di una delle rock band più rappresentative degli anni ’90 – gli Smashing Pumpkins.
Pubblicato su etichetta BMG, il secondo lavoro solista del carismatico cantautore – prodotto da Rick Rubin – è stato anticipato dal brano ‘Aeronaut’, dotato di una semplicità esemplare, arrangiamenti minimali ma un’intensità notevole.
Il disco, che è stato registrato ai Shangri La Studios a Malibu, segue “The Future Embrace”, che dodici anni fa rappresentò il primo album solista dell’artista, che ha dichiarato: «Non sono mai riuscito a capire il punto di separazione tra scrivere canzoni per me e scrivere canzoni per qualsiasi band. Tutte le canzoni che scrivo le percepisco in modo molto personale. Dopo aver composto i nuovi brani chitarra e voce, mi sono messo nelle mani di Rick Rubin per portare la musica dove voleva lui, pur mantenendo una struttura molto semplice e molecolare, senza bisogno di sfarzosi ricami».
È ‘Zowie’ ad aprire “Ogilala”, un ricchissimo ed emozionante pezzo piano e voce che l’artista ha dedicato a David Bowie e che ha già presentato dal vivo poco tempo fa a Berlino, città spirituale del Duca Bianco: “Zowie” è il nome di battesimo del primo figlio di Bowie e Mary Angel “Angie” Barnett, prima moglie del cantante.
Segue ‘Processional’, scritta insieme al chitarrista James Iha, che come una processione religiosa procede nelle direzioni e con i tempi di una marcia, felice e diretta verso una strada lunga e tortuosa, che promette però di portare verso casa.
‘The Spaniards’ è un brano emblematico e romantico, che incornicia di chitarre acustiche ed elettriche una frase centrale, «take me as I am».
Le mani tornano sulla tastiera del piano per ‘Astronaut’, brano corredato da archi inneggianti ad un paradisiaco orizzonte, che poco si distanzia da quello di ‘The long goodbye’, brano però più ritmato e pop.
‘Half-Life Of An Autodidact’ segue una linea non troppo dissimile, caratterizzandosi come una poetica preghiera.
Gli echi di ‘Amarinthe’ prendono la forma di un diorama ed è ancora una volta la chitarra acustica ad accoglierci quando si ascolta la canzone successiva, ‘Antietam’ narrante una storia difficile.
‘Manarynne’ è intimistica, un intreccio soffice tra piano e canto, alimentato dalle promesse e dai sogni degli amanti che di questo canto sono protagonisti.
Tocca ora ad un altro personaggio femminile, ‘Schiloh, mentre chiude questo bellissimo cerchio ‘Archer’: lo stile continua ad essere lo stesso, che come un filo rosso ha stretto a sé tutte le tracce componenti questo “Ogilala”, un lavoro che sembra essere uscito dal cuore.
In autunno William Patrick Corgan intraprenderà un tour acustico in Nord America, in partenza il 14 ottobre da Brooklyn con una chiusura prevista l’11 di Novembre a Los Angeles – con ben tre serate presso la Masonic Lodge dell’Hollywood Forever Cemetary.