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Van Morrison – The Chords and Truth


Van Morrison, basterebbe il nome.
Artista semplice e complesso al tempo stesso, capace di una carriera ineguagliabile per qualità e longevità.
Con “The Chords and Truth” ci troviamo di fronte al suo quarantunesimo album, quinto in due anni.
Capace di spaziare dal proto-punk degli inizi al jazz, al folk, al blues e al rock classico, Van Morrison è un artista perennemente in tour da un lato all’altro del’Oceano, per motivi artistici ed economici.
Ad un musicista così non servirebbe nulla da aggiungere, eppure nelle rare interviste che concede sembra ancora un ragazzo alla ricerca della maturità creativa che si trascina appresso tutto il bagaglio di conoscenza omnicomprensiva che nel mondo della musica moderna ha davvero pochi eguali.

Il titolo di questo nuovo album è già di per sé un manifesto: “tre accordi e la verità” era il modo nel quale gli artisti country e bluegrass definivano la loro musica.
Qui, ed è una rarità per il leone di Belfast, non ci sono canzoni altrui ma c’è tutto il Van Morrison che abbiamo conosciuto in oltre cinquanta anni di attività: le ballate classiche, capaci di una carezza ma anche di graffiare l’animo.
Dark night of the soul‘, ‘Early Days‘ o la finale ‘Days gone by‘ sono delle gemme incastonate in un piccolo film musicale.
Così Van Morrison concepisce la sua produzione musicale: un cammino di Santiago infinito fatto di mini tappe, rivelazioni scoperte che partono da se stessi e li ritornano.
Cuore e pelle capaci di emozionare l’ascolto, una qualità di scrittura e di arrangiamento davvero alta e che il passare del tempo non sembra scalfire.
Stupisce nell’artista nord-irlandese anche il modo di cantare su disco, il quale mostra un retrogusto live per forza e decisione.
Certamente i tour che seguiranno faranno esplodere le potenzialità di un album che ribolle di forza e sangue caldo come le sensazioni che canta.
Vita, Irlanda, animo e rabbia sopita: tutto questo – e tanto, tantissimo altro – continua a rappresentare Van Morrison.

Un punto di riferimento a settantaquattro anni compiuti su cosa sia il rock, cosa abbia rappresentato nelle sue certezze e nei propri cambiamenti.
Una solidità nel secolo breve che ha avuto degli interpreti straordinari, come uomini e artisti: Van Morrison è uno di questi.
Ascoltarlo fa comprendere l’aurea di pseudo santità che circonda il suo nome ancora oggi, quando sorseggiando una Guinness tra i pub di Cork o Dublino lo si ascolta tra gli effluvi sonori di qualche radio casuale.
Un grandissimo artista che va oltre la propria musica.

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