Ultimate Painting – Green Lanes
Un disco fresco fresco direttamente da Londra?
“Green Lanes“, degli Ultimate Painting.
“Green Lanes” è il secondo lavoro della band, e arriva ad un anno dall’esordio discografico del duo formato da Jack Cooper e James Hoare.
Gli Ultimate Painting scelgono per questo lavoro una via morbida, proponendo 12 brani dal profumo prettamente indie.
Un disco che nel complesso non brilla particolarmente in originalità, ma che ha il pregio di ricreare sin dai primi ascolti un mood rilassante dai toni vagamente folk.
Ritmi lenti, una chitarra pizzicata e sognante condita da testi con chiari riferimenti alla natura e alla vita quotidiana: la semplicità compositiva è la via scelta dagli Ultimate Painting, che nei concerti live si fanno accompagnare da altri tre musicisti.
Rispetto al precedente lavoro, le corsie verdi dipinte dai londinesi partono con atmosfere pacate che acquistano identità man mano che si procede nell’ascolto.
Un viaggio che non spicca, tuttavia, il volo, restando pacato dal primo all’ultimo brano: una continuità melliflua, dolce ed estremamente evocativa, quasi a mirare prevalentemente a garantire distensione e rilassamento all’ascoltatore.
Da ‘Kodiak‘ a ‘Out in the cold‘, la storia resta coerente e coesa, ma senza la volontà di emergere con un sound più deciso e coinvolgente.
Perché, allora, quello degli Ultimate Painting è un disco da non perdere?
Perché in una collezione privata di un intenditore non può mancare un capitolo interessante e dall’approccio sobrio.
Un disco che non ha la pretesa di scalare le classifiche ma che si presenta onesto e umile negli intenti, che vengono ripagati (a quanto pare) con i sold-out registrati nelle prime date promozionali del tour.