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Train To Roots – Growing

Dopo Train To Roots, Terra e Acqua e Breathing Faya, son felice di aver ascoltato Growing.
Sto parlando del nuovo lavoro dei Train To Roots uscito ai primi di aprile per l’etichetta INRI (lo so, sono schifosamente in ritardo per una recensione, vi chiedo perdono).

Se pensate che questo sia un disco come i precedenti vi sbagliate.
Perché, come dice il titolo, Growing è un album che segna la svolta nello stile dei Train To Roots.
Sarà che c’è lo zampino del produttore della musica indipendente italiana, Manuele “Max Stirner” Fusaroli così abile nel fondere il reggae ad altri generi che vanno dal funky al soul, dal dubstep allo ska-italiano, dall’hip hop al cantautorato nostrano.
Sarà che la band per questo lavoro si è chiusa mesi in sala prove.
Sarà che l’aria di Sardegna fa bene ai sette macchinisti di questo treno che non ha intenzione di fermarsi.
Fatto sta che questa crescita, questa maturità, è evidente sin dalle prime note del brano di apertura, Africans, un pezzo dall’impronta prettamente roots suonato in anteprima live e di cui è stato realizzato un video documentario girato durante la registrazione.

Per quanto mi riguarda potrei dirmi soddisfatta già così.
Ma vado avanti su No gangstar, un sound potente che anticipa la dolce melodia di Aprile che ti culla verso Le Leggi Dell’Ospitalità, un’opera d’arte di arrangiamento tipicamente rocksteady.
E ancora, un inno all’amore dal sapore roots con Just Di Love e la travolgente Change, un capolavoro soul-funk.
Ma a parer mio è Hot Situation con il suo dubstep il pezzo che farà ballare il pubblico in questo tour che sta toccando le più importanti città europee, da Girona a Londra, da Roma a Plock, da Nordling a Brugg.
Bujumannu, Paolinho e RootsmanI  ci portano poi nel vecchio West con Con Nulla Da Perdere e subito dopo ci fanno viaggiare con Ever, un altro brano dalle sonorità roots, che come da tradizione Train To Roots è cantata in tre lingue, italiano inglese e sardo.
Blind Date e Wake Up son sicuramente compagne di Hot Situation, due pezzi tutti da ballare. L’ultima fermata di questo viaggio è vicina, i Train To Roots celebrano la vita con Life Is Beautiful, facendo salire  a bordo della carrozza Jamaram per sfornare un brano dal sapore hip hop.

E se i fan di sempre storceranno un po’ il naso davanti a questo evidente cambiamento, son convinta che per  gli amanti della musica in levare questo album risulterà un gioiellino tutto da assaporare.

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