The Parrots – Los Niños Sin Miedo
I The Parrots hanno saputo scegliere bene il loro nome, perché pochi animali oltre il pappagallo sanno simboleggiare in modo così concreto la gioia, i colori e l’energia – ed è proprio quello che questo trio spagnolo sa trasmettere.
Quando ad ottobre 2016 ho avuto il piacere di sentire i The Parrots live, mi hanno lasciato un’impressione molto positiva, di ragazzi scanzonati che suonano per il gusto di suonare il rock.
Con il loro album d’esordio, “Los Niños Sin Miedo” (“I bambini senza paura”), i The Parrots ci propongono un rock che strizza l’occhio alle atmosfere del surf-rock californiano in stile Beach Boys passando per il garage rock, il tutto rivisitato in chiave post-punk, come si può intuire dai ritmi e dalle voci.
La semplicità è la loro chiave ma non si tratta di una semplicità per difetto, bensì di qualcosa di ricercato.
L’album si apre con ‘Too high to die’ , ballata dai richiami psichedelici che inizia l’ascoltatore alle atmosfere anni ’60 tanto amate dai The Parrots.
Il terzo brano, ‘Non Me Guastas, Te Quiero‘, è un vero è proprio tormentone: ritmo lento e scanzonato, scandito dal giro di chitarra che entra in testa facilmente e con un ritornello da strillare a più non posso.
Il quinto brano, ‘Jame Gumb‘, si apre con un’atmosfera scura, tetra, molto più post-punk, quasi dark: i colpi della chiatarra sembrano richiamere quelli dei Bauhaus.
‘Windows 98‘ è un bano potente, che rimanda dritto alle atmosfere dei The stooges.
Tutto ciò aiuta in parte a far capire quanto il giovane trio di Madrid sia poliedrico, potente e capace di trasmettere allegria ed entusiasmo nell’ascoltatore – anche a chi non ama queste atmosfere, anche a chi (come me) vive per i Joy Division e per i The Cure.