Steven Wilson – To The Bone
Preannunciato a maggio con il singolo ‘Pariah‘, Steven Wilson torna con una quinta formidabile opera solista, “To The Bone”, uscito per Caroline Records il 18 Agosto 2017. L’ex frontman dei Porcupine Tree, avvalendosi delle maturazioni avvenute nel corso della sua lunga carriera musicale, crea un album in netto contrasto con con i precedenti.
La tendenza è quella di un progressive pop che porta molto ai tempi dei Genesis di Peter Gabriel ed il pop molto più conciso dei Talk Talk e Tears for Fears, tutti complessi che hanno influenzato la giovane età del cantante.
Con il debutto ha raggiunto la terza posizione della Official Album Charts britannica, il più alto che l’artista abbia mai raggiunto.
La versatilità e l’attualità dei testi permettono di concepire la reale universalità di Wilson, sempre pronto a portare in questo suo mondo onirico, una parvenza da cui cerca di scappare.
Lo notiamo subito in brani come ‘Pariah’ e ‘Blank Tapes’.
Al tempo stesso cerca di evolvere la tecnica ed il sound con delle tendenze molto pop ed innovative, motivo per il quale compone brani come ‘Permanating’, ‘People Who Eat Darkness’ e ‘Song of I’. Inutile però cercare di confonderlo poichè il suo stile singolare lo si riconosce anche dopo un’attenta metamorfosi stilistica; pezzi come ‘To the Bone’, ‘Nowhere Now’ e ‘The Same Asylum as Before’ rispecchiano la “vecchia scuola”, dove l’inconfondibile tocco riporta al vecchio Steven Wilson, intrepido sperimentatore che non smetterà mai di appassionare i suoi seguaci.
L’attesa di questo nuovo capolavoro non è stata molto risentita dai fans poichè l’uscita dell’extended play “4 ½” ha dato un giusto rimbalzo tra un album e l’altro.
Ciononostante non si può dire la sessa cosa dell’influenza stilistica, imprevedibile come al solito per l’ex frontman dei Porcupine Tree, che cerca sempre di portare un passo avanti il progressive e quello che ne fa parte.
L’innovazione è tutto per il cantautore, intento sempre a collegare la sua conoscienza del passato con il futuro scritto da egli stesso.