Slamina – Black Shaped Way
Gli Slamina sono un trio garage rock proveniente da Bisaccia, in provincia di Avellino, composto da Terenzio Procaccino(Voce e chitarra), Cristian Zicola(Basso) e Mattia Procaccino(Batteria e seconda voce) che nel febbraio 2016 ha pubblicato il primo Ep autoprodotto intitolato “Black Shaped Way”.
Dall’ascolto dell’Ep si avverte sin da subito l’influenza determinante degli Arctic Monkeys, ed il riferimento a questa band è di tutta evidenza sopratutto in relazione al loro primo album “Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not” il cui condizionamento si sente nella produzione degli Slamina.
Purtroppo la suggestione subita da tale band non ha ancora consentito a questo gruppo di acquisire un sound specifico che li distingua da quello di chi li ha preceduti e, pur riconoscendo ad ogni traccia una sua orecchiabilità, tuttavia non può tacersi che manca quella peculiarità necessaria a distinguere e mettere una distanza da quelle appartenenti al gruppo principale di riferimento.
Prendendo come esempio la seconda traccia, ‘You Croll Me’, è certamente un buon brano che pecca però di originalità – infatti riporta a sonorità del 2006 – senza mostrare uno scatto in avanti rispetto a quel periodo.
Gli altri brani che compongono l’Ep ruotano nel loro complesso intorno agli stessi riferimenti, sono pochi quelli che se ne distinguono e tuttavia si avverte che il trio di Bisaccia stia cercando di individuare un proprio sound, sebbene si trovi ancora in una fase di ricerca.
Si può menzionare l’ottava e ultima traccia, ‘Swamp of Brains and Hypno Frogs’, alla quale vanno riconosciuti una certa potenza ed un buon ritmo che hanno consentito agli Slamina di andare oltre quei limiti costituiti dalla conoscenza, forse troppo approfondita, di sonorità di gruppi già conosciuti sull’orizzonte musicale e ormai datati.
“Black Shaped Way” dimostra di essere la prova di esordio di una band con buone capacità, composta da giovani musicisti che devono semplicemente allontanarsi dalla loro fonte d’ispirazione primaria per approcciarsi a un proprio sound capace finalmente di esprimere quelle potenzialità che si avvertono nell’Ep ma che al momento risultano latenti e imbrigliate.