Silentways – Silentways
Esce per la Swiss Dark Nights il disco d’esordio dei Silentways, formazione che, come si legge dal comunicato stampa, prende vita «dalle ceneri dei Trees, acclamata band darkwave attiva negli anni ’90, e End Of Tapes, piccola cult band sperimentale».
Nati a Napoli nel 2014, i Silentways sono formati da Annalisa Lynch (voce), Davide Fusco (batteria), Roberto Esposito (chitarra), Nino Candia (basso) e Francesco Candia (chitarra).
Undici brani per un totale di circa quaranticinque minuti di musica dove le radici della band si sentono tutte: dalla dark wave al gothic rock, la direzione sonora scelta è ben chiara.
Ad alleggerire le atmosfere contrastando la cupezza dei suoni ci pensa la vocalità soave e sognante di Annalisa Lynch, elemento evocativo necessario per rendere coinvolgente l’ascolto del disco.
Tutto ciò non basta, comunque, a rendere il lavoro speciale: i riff e gli arpeggi non presentano particolare originalità e danno quasi l’idea di una scarsa identità da parte del gruppo.
Se da un lato è encomiabile l’idea di realizzare oggi un album prevalentemente di stampo dark, è necessario andare alla ricerca di sé stessi creando suoni “diversi”, altrimenti il rischio è di sembrare la brutta copia di qualcosa già ascoltato e già creato ormai trent’anni fa.
Il disco dei Silentways merita comunque un ascolto per l’impegno e la volontà mostrate dalla band, con l’auspicio che non mollino la presa e che decidano di approfondire il loro sound partendo da un brano come, ad esempio, ‘Life‘.