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San Leo - XXIV

San Leo – XXIV


“XXIV” è il titolo del primo album dei San Leo, band di Rimini che presenta un lavoro strumentale in tipico stile post rock.
Essenziale e puro, ma se vogliamo al tempo stesso anche con una spiccata apertura sperimentale.

Quattro tracce in cui qualsiasi testo avrebbe privato i suoni della loro carica emotiva e comunicativa. I titoli vanno a sostituirsi perfettamente alle parole introducendo scenari all’apparenza stabili ma che si scoprono via via in continuo mutamento.

Marco Tabellini e Marco Migani arricchiscono la loro chitarra e batteria con effetti mai troppo invadenti in grado di trasferire in questo lavoro ambientazioni di diversa natura. Si passa rapidamente da atmosfere velate ad altre talvolta più cupe. Il tutto in un continuo divenire. L’ascolto è da subito coinvolgente ed i titoli dei brani aprono ad una lettura personale di ogni singola traccia. All’ascoltatore il piacere di immedesimarsi e seguire e completare il percorso con le proprie emozioni.

Ammirando pilastri di roccia arenaria, ci ritrovammo a precipitare come foglie verso il brulicante cuore della materia‘ (track 1); ‘A piedi scalzi, su rocce acuminate e sentieri scoscesi, per raggiungere la vetta e disintegrarsi alla luce del sole‘ (chiusura dell’album, track 4): due esempi di traccia che rendono chiaro il percorso immaginato e puntualmente rappresentato dai San Leo.

Post rock dicevamo, di quello classico che siamo abituati a conoscere e ad apprezzare.
Il tutto però con un pizzico di attenzione in più alla ricerca e alla sperimentazione. Un divenire di situazioni e ambientazioni diverse per genere e durata. Il ritmo si alterna senza apparente regolarità aprendo a scenari mutevoli e coinvolgenti. Ogni brano ci offre una rappresentazione di stati d’animo diversi che mutano dall’angosciante (e talvolta carico di ansia) al più mite e pacato sempre in attesa di sperimentare il successivo mutamento di scena in arrivo.

Che il risultato possa essere sopra le attese si intuisce fin dai primi minuti. Durante tutto l’ascolto non si fa altro che confermare la sensazione iniziale. Un ottimo esordio con un album potenzialmente interessante anche per un pubblico “nuovo” rispetto a questo genere musicale.

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