SALE – L’innocenza dentro me
“L’innocenza dentro me” è il titolo del primo disco firmato SALE, nome d’arte di Eugenio Saletti, uscito da pochi giorni con la produzione dalla storica etichetta indipendente Materiali Sonori.
Il giovane cantautore romano ha realizzato il disco vincendo il bando “SIAE S’Illumina” e ha deciso di ispirarsi, per le tracce che lo compongono, a spunti e sonorità differenti che si legano tra loro grazie ad un filo rosso rappresentato dal tema dei cambiamenti della vita.
In questo senso, le dieci canzoni che raccontano “L’innocenza dentro me” narrano il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e le inevitabili difficoltà di relazionarsi con un mondo nuovo.
SALE è un multistrumentista, suona chitarra, basso, pianoforte e tastiere.
Dal punto di vista delle sonorità ha scelto di attingere dalla tradizione della canzone d’autore italiana, dalla passione per il rock inglese e da sonorità elettroniche.
Nel disco possiamo ascoltare anche il supporto di Seby Burgio a piano e tastiere (già collaboratore di Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Mannarino, Mario Venuti, Roy Paci), la coppia ritmica formata dal basso potente di Martina Bertini (Ermal Meta, Nathalie, Nesli, Alice Paba) e la batteria di Filippo Schininà (Leo Pari, Giulia Anania, Barbara Eramo, Mimmo Locasciulli, Nidi D’Arac), la giovane voce di Cristina Cecilia con la quale duetta nel brano ‘Rimani‘ e l’apporto in due brani con testi di due cantautori, Lorenzo Lepore e Jacopo Troiani dell’Officina Pasolini – la scuola di alta formazione musicale diretta da Tosca che SALE frequenta da un anno.
Ad occuparsi della produzione artistica, il multistrumentista e compositore Stefano Saletti.
La prima traccia del disco è la title track, ‘L’Innocenza Dentro me‘: un brano essenzialmente composto da voce e chitarra acustica, arricchiti in un secondo momento da una serie di elementi in grado di ricreare un’armonia trascinante.
Ne segue ‘Giocare‘ che prende avvio con i versi della Divina Commedia per poi procedere con un sound che ricorda il gesto rassicurante di un bambino che gioca nella serenità della propria casa.
‘Isola‘ ci ricorda che siamo soli come isole nel mare e di mare, in qualche modo, si continua a parlare sulle note di ‘Siamo sale‘ – il mare dei ricordi e dei cambiamenti che dobbiamo realizzare e accumulare nelle nostre esistenze.
La quinta traccia è dedicata ad un fenomeno contemporaneo, la ‘Fuga di cervelli‘, quella che tenta – e spesso convince – tanti giovani italiani.
‘Ricordati di me‘ ha un’intro echeggiante e parla di amore e incertezze mentre ‘Certi giorni‘ si apre con un pianoforte le cui sonorità, come il testo, inducono a riflessioni lente ed importanti.
Una domanda che inneggia alla filosofia compone il titolo di ‘E Kafka che fa‘, brano ondeggiante che narra di un amore che a tratti fa anche un po’ paura, che si immagina esser osservato “dall’esterno” e giudicato dal famoso scrittore tedesco.
‘L’Essenza del volo‘ è un pezzo pop che anticipa l’ultima traccia, ‘Rimani‘, nel quale si ascolta il featuring con Cristina Cecilia: ad essere protagonista è di nuovo l’amore, questa volta cantato a due voci.
Proprio quest’ultimo brano racchiude in sé il senso del disco nel suo complesso: l’innocenza tanto conclamata anche nel titolo si ritrova, in fondo, nella sua forma più pura solo nell’amore.
Crescere, vivere e soffrire sono momenti che raggiungono un senso completo solo quando si riesce ad amare.
E SALE ce ne ha voluto parlare con delicatezza, imprimendo nelle note de ”L’innocenza dentro me’‘ il senso dell’amore giovane e dell’impalpabilità della sua leggerezza.
La speranza è quella cantata nell’ultima strofa dell’ultimo brano del disco: «nella notte scura, il sole sorgerà».