Rocìo Rico Romero – Roca Bàsica
Preparatevi a partire, destinazione Spagna.
O meglio, Huelva, Andalusia.
Un punto d’incontro tra pop, cantautorato e una leggera elettronica, giusto per creare un po’ di atmosfera: questa ragazza rende omaggio alle proprie origini in una chiave contemporanea, rimanendo comunque saldamente ancorata alla tradizione musicale spagnola.
Passato e presente comunicano perfettamente in questo Roca Bàsica. C’è il flamenco, c’è la canzone d’autore spagnola, c’è una sorta di ambient che avvolge il tutto teneramente, rendendo il disco più riflessivo, poetico.
E poi c’è la voce di Rocìo Rico Romero, incantevole e soffusa, a tratti molto vicina alla lirica. Un lavoro calmo e pacifico che nasconde un notevole tormento interiore, la tranquillità solo apparente che cela un’anima in lotta con il mondo.
Quasi interamente in lingua spagnola, tranne che per due brani cantati in italiano, l’artista ci racconta delle sue radici, in tempi dilatati, circondata da sonorità ovattate e fumose e scenari rarefatti, quasi lunari. Una vena di malinconia è un po’ il filo di Arianna che attraversa l’intero album e ci conduce delicatamente dalla prima traccia all’ultima. Una nostalgia che pervade Roca Bàsica in tutti i suoi aspetti, per l’appunto un ferreo attaccamento ai luoghi della nostra infanzia che oggi ricordiamo con un misto tra tristezza e allegria.
Da Por El Parque De La Luna, uno dei due brani in lingua italiana in cui voce e chitarra vengono contornate da una soffice elettronica quasi cosmica, al mistero di Andalucía, suggestivo pezzo lirico in cui la voce della cantante spagnola esplode in tutto il suo candore, Roca Bàsica ci culla con i suoi suoni morbidi e puliti, scavando all’interno di noi stessi, toccando corde invisibili.
Per essere il debutto, la señorita Rocìo Rico Romero ha già le idee chiare, regalandoci un disco che parla a tu per tu con il nostro cuore. Qualcosa di originale ma al tempo stesso molto semplice.