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Rhye – Spirit


Rhye è il progetto collaterale ed estemporaneo di Michael Milosh e Robin Hannibal, che in questo maggio 2019 torna nel panorama musicale con un Ep dal titolo “Spirit”.

Anticipato dal singolo ‘Needed‘, questo Ep ha la forma di un lavoro cui Mike Milosh è giunto dopo essersi nuovamente innamorato dello strumento del piano, grazie al quale ha deciso di realizzare con il collega Hannibal otto tracce limpide e melodiose. 
In questi brani è palpabile un tepore in grado di raccontare la magia velata di momenti delicati della vita.
E a questo Ep, che uscirà anche in vinile nel mese di luglio, non è mancato il supporto di altri musicisti, come Ólafur Arnalds e Thomas Bartlett.
Sembra che i lavori siano cominciati circa un anno e mezzo fa, quando il piano – un regalo da parte della sua fidanzata – divenne rituale mattutino per Mike Milosh, ispirandolo a scrivere una serie di canzoni, alcune da solo e alcune con alcuni dei suoi più stimati colleghi.
Uno di loro è Dan Wilson dei Semisonic, che è anche co-autore della splendida ‘Someone Like You‘ di Adele.

Il primo singolo, ‘Needed‘, mostra l’evidente chimica tra Milosh e Wilson dal punto di vista della composizione dei brani.
In tal senso è innegabile la bellezza della libertà e dell’apertura di questi brani e dei loro arrangiamenti.
Si sentono gli effetti dell’incontro tra chitarre, archi, synth e tastiere ad arricchire le melodie e a contornare la vocalità affascinante di Milosh.
La prima traccia, ‘Dark‘, è esattamente come il titolo: cori mistici ci intrappolano dentro il buio di note spettrali ed elegantissime, prima di essere accolti dal prima citato singolo, ‘Needed‘ appunto, che parla del momento della vita di ciascuno di noi durante il quale si desidera qualcosa di superiore.
Non basta desiderare di amare ed essere amati.
C’è un bisogno più profondo che si vorrebbe suscitare nell’altro – «I want to be needed / that’s what I need», il ritornello è perfettamente esplicativo.
A seguire c’è ‘Malibu Nights‘, leggiadra, solenne e totalmente strumentale.
Il piano ci abbraccia dandoci il benvenuto su ‘Patience‘, che vede la partecipazione di Ólafur Arnalds.
Il sentimento che regna è quello di un’intesa che possa generare fedeltà, lealtà, mentre si fanno promesse («I’ll be your soldier»); lo sguardo si poggia su ‘Green eyes‘ nella traccia successiva, poco più di due minuti di note svolazzanti e morbide, ancora una volta in grado di viaggiare semplicemente in strumentale.
Ci si risveglia frastornati in ‘Wicked Dreams‘, nella presa di coscienza di un amore complesso, finché non si aprono del tutto gli occhi e si va in punta di piedi con ‘Awake‘ per chiudere poi con ‘Save me‘, un brano dal gusto dolceamaro.
Lo spirito è quieto, la visione pulita, il cuore, forse un po’ in tumulto.

I Rhye ci regalano con questo Ep, un esercizio a metà tra il rilassamento, la meditazione e la voglia di innamorarci.
E magari anche di farsi regalare un piano.

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