Ornaments – Drama
Tornano gli Ornaments, alle prese con il loro secondo full-lenght uscito per INRI e Tannen Records.
“Drama” è un concept album ispirato al dramma eschileo “Prometeo incatenato“, dove il titano, reo di aver fatto dono agli uomini del fuoco e della speranza, viene condannato da Zeus ad essere incatenato su una rupe con il fegato eternamente divorato da un rapace.
Tra ribellione e libertà, “Drama” racconta nei minimi dettagli la vicenda rievocandone le emozioni, immerse in un post hardcore molto vicino alle sonorità di Isis e Neurosis e adattandole al contesto della tragedia.
L’album apre con ‘Efesto‘ che riproduce, con un’accozzaglia di suoni confusi, il suono del sangue di Prometeo condotto alla rupe.
Un intro suggestivo che fornirà all’esibizione live una marcia in più catapultando l’ascoltatore nell’universo tragico di Eschilo.
‘Prometheus‘ descrive il volo pindarico sul pensiero del protagonista, incredulo nel vedere suo fratello incatenarlo alla sua sofferenza infinita ricreata in modo impeccabile dalle distorsioni megalitiche del quartetto.
La band si destreggia con maestria regalandoci momenti di riflessione alternati ad altri di pura frenesia. Il nostro viaggio continua sulle note di ‘Oceano‘ ed ‘Ermes‘, la prima valorizzata dal contributo di Lili Refrain: l’ennesima chicca di un disco ben strutturato ed arrangiato con le sembianze di un vero e proprio capolavoro.
Nonostante i suoi otto minuti di durata, ‘Suneidesis‘ non annoia affatto, anzi, è la dimostrazione che si può far musica strumentale riuscendo ad intrattenere e al contempo impressionare.
“Drama” è un album coerente in termini di sound, che non risparmia giochi di dinamica tanto da sorprendere l’ascoltatore a tratti confuso dall’andamento dei brani.
‘Io‘ non risparmia momenti d’esitazione, introdotta da un giro d’accordi suggestivi prepara allo scontro finale con il re degli dei, l’inarrestabile Zeus.
Preso da una collera distruttiva sarà proprio lui a spingere il protagonista nell’abisso condannandolo ad un inesorabile destino.
Paricolarmente ispirati, gli Ornaments confermano quanto già detto sul loro conto imponendosi sul panorama musicale italiano costellato di tanti nomi e poche rivelazioni, loro sono una di queste.