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Nero - Lust Soul

Nero – Lust Soul


Marco Mezzadri, in arte  Nero Kane (il nome è sorta di omaggio alla canzone ‘I Wanna Be Your Dog‘ degli Stooges) è attivo nel panorama dell’underground milanese già da oltre 10 anni.
Fondatore, cantante, bassista e compositore dei The Detonators, progetto punk che prende vita nel 2007 e, successivamente, del progetto garage-rock The Doggs.

Nero non ha mai fatto mistero delle sue influenze musicali che vanno dai Velvet Underground ai The Jesus and The Mary Chain, dagli Stooges e Iggy Pop al compianto David Bowie senza tralasciare Nick Cave, Neil Young, Suicide, Primal Scream, Black Sabbath e Einstürzende Neubauten.
Tutte queste influenze le ritroviamo in “Lust Soul“, suo primo lavoro da solista, nel quale Nero affronta le tematiche strettamente legate al suo modo di affrontare la vita, la solitudine, l’amore: insomma, quello che vive nel quotidiano.

I testi, esclusivamente in lingua inglese, sono accompagnati da sonorità cupe, ruvide e quasi soffocanti.
Lo stesso Nero afferma in merito: «Amo definire questo album un diario personale fatto di fugaci annotazioni e momenti più profondi, di frasi meditate e al contempo volutamente storte e scritte di getto, di emozioni espresse sotto l’impeto della necessità».
All’ascolto di questo lavoro colpisce la quasi totale assenza del basso, strumento prediletto da Nero, in favore di un’elevato uso dell’elettronica curata in fase di registrazione da Dario Vergani, che mischia magistralmente sound garage-rock (The Doggs), basi new wave e cupe atmosfere dark.
L’album è stato registrato, mixato e masterizzato da Roberto Gramegna che ha suonato anche parti di chitarra e piano presso il Real Sound Studio di Milano.

Il disco si apre con la strumentale ‘Death in June‘, un pezzo dalle atmosfere sospese con sonorità elettroniche tipiche degli anni ’80 -‘90.
Tra tutte le influenze musicali citate, nel nuovo lavoro spiccano su tutte Iggy Pop e i suoi Stooges, non solo per i titoli di alcuni brani ma anche per le sonorità che ritroviamo ad esempio in ‘No sense of crime‘, dove cupe note di chitarra elettrica si fondono con un cantato oscuro e la decadente e gotica ‘Bleeding‘.
I’m the Sin‘ è sicuramente il pezzo new-wave oriented, ‘Bitch‘ quello in cui si riconoscono maggiormente le atmosfere dark e ‘Over my dead body‘ quello che più si avvicina alle atmosfere punk.
Menzione speciale per il singolo ‘Tomorrow Never Comes‘, che ha il pregio di fungere da trait d’union tra tutti gli altri brani di “Lust Soul“.
Il video di questo singolo è stato girato da Samantha Stella, che lo definisce come un brano di «disperata ricerca di amore. Sulle suggestioni del cortometraggio “Honey Bunny” di Vincent Gallo, le immagini video presentano due corpi uniti imprigionati nel loop di un non tempo».

Sicuramente non è l’originalità la cosa che colpisce maggiormente in questo disco, bensì la cura maniacale dei suoni e della produzione nonché l’attitudine di Nero Kane alla scrittura, la semplicità con cui racconta il suo quotidiano.

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