Nathaniel Rateliff – And It’s Still Alright
È matematico, ad ogni periodo di crisi corrisponde un momento di rinascita – e Nathaniel Ratelieff non è esente da questo cliché.
“And It’s Still Alright” (Caroline International) è il suo terzo album solista, un disco che già dal titolo rassicura i fans del cantautore di Denver, quasi a voler dire «sì, sono ancora qua, è ancora tutto a posto».
Il 2018 per Ratelieff non è stato un anno emotivamente semplice.
La perdita improvvisa di Richard Swift, suo amico e produttore, unita alla separazione dalla moglie, hanno notevolmente influenzato il suo percorso privato.
Un anno di lavoro, di introspezione e di ricerca interiore.
Da queste basi prende vita un disco dal sound intimo e malinconico che, nonostante tutto, racchiude in sé il sapore della rivincita e della speranza.
Un po’ come chi è entrato suo malgrado in un buco nero ed è riuscito ad attraversarlo.
Uscendone magari con qualche cicatrice sulla pelle, ma con la voglia e la necessità di sopravvivere per non lasciarsi sopraffare.
Tanto, lo sappiamo, l’unica medicina in grado di lenire alcune ferite è il tempo e qui, in questo breve racconto musicale, il tempo fluisce lentamente.
“And It’s Still Alright” vede Nathaniel Ratelieff esposto in prima persona, protagonista di una storia sospesa tra ballate folk e dilatazioni romantiche.
I dieci brani che si incontrano in questo cammino sono ariosi e leggeri.
Nonostante tutto quello che la vita può riservarci non bisogna mai perdere la speranza, questo sembra essere il messaggio.
E con questa consapevolezza che ci si lascia cullare da suoni rassicuranti (‘All Or Nothing‘) ed evocativi (‘Mavis‘).
Non mancano i momenti di sconforto (‘Expecting To Lose‘, ‘You Need Me‘), come è giusto che sia.
Il ritmo qui prende però il sopravvento, regalando all’orecchio una variazione di colore rispetto al resto dell’album.
“And It’s Still Alright” si presenta come un disco importante che (ri)chiede il giusto tempo per essere compreso, ascoltato.
Come un amico che non vediamo da un po’ di tempo, che ha passato un periodo difficile.
Un amico che chiede solo di essere ascoltato mentre racconta le sue storie davanti ad un bicchiere di whiskey.
Con un sorriso che, piano piano, torna ad animare il suo volto.