Mulai – something for someone

Musica elettronica riccamente buona, atmosferica, che riempie gli spazi dolcemente innervata da tensioni inapparenti: “something for someone“, l’Ep d’esordio di Mulai, è a metà tra l’invernale IDM e la chillwave canicolare, musica nostrana molto poco italiana.
Un sound di facile presa che riflette sonorità contemporanee, e fin qui tanto piacere.
Il difficile viene dal riconoscervi un gusto leggero, senza sbavature, senza eccessi ma soave e morbido, che cattura le vibrazioni di tanta musica nordeuropea portandola nel proprio laboratorio per modificarla e vivificarla sotto nuove sembianze.

Giovane bresciano, Giovanni Bruni Zani si muove tra forme pulite e trasparenze, ne esce una malinconia di foglie che cadono, già pulsante dell’energia che ogni momento rinnova.
Musica che fa crollare le spalle e ondeggiare come alghe ad occhi chiusi tra leggeri veli di suono attraversate da voci disincantate che si frammentano e ricompongono. Sorprendente fin dai primi battiti, un esordio che prelude trionfi futuri, levigato dalla sapienza nell’uso di torchi sonori anche se non esaltante; si affida a tonalità medio alte a volte irrorate da basse incursioni ordendo trame di charlestons minimali e semplici frasi che si ripetono sostenendosi l’una sull’altra, con trovate che se non assolutamente originali si inanellano comunque con grazia e uno stile peculiare. E questo è quasi tutto.