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MONDO GENERATOR – We Stand Against You

A tre anni dall’ultimo lavoro, i Mondo Generator tornano con più rabbia che mai

“We Stand Against You”, un concentrato di emozioni contrastanti

Nelle note che ne accompagnano la release, il caro vecchio Nick Oliveri descrive “We Stand Against You”, uscito per la Heavy Psych Sounds Records, come l’album più pesante e brutale dei Mondo Generator.
E non ha mica tutti i torti, il buon Nick, perché nei 23 minuti scarsi di cui si compone l’album assistiamo ad un incompromissorio attacco frontale in cui lo stoner dobbiamo andare a scovarlo con il lanternino nei meandri dei furiosi riff punkeggianti che caratterizzano i nove brani qui inclusi.

Mondo Generator – We Stand Against You

Giunti al settimo (ottavo, se vogliamo considerare anche il lost-album “Shooters Bible”, datato 2010 ma rilasciato solo nel 2020) capitolo di una discografia oramai ultraventennale, i Mondo Generator – che in questa incarnazione vedono il leader Nick affiancato dal batterista dei Nebula, Mike Amster, e da Mike Pygmie, il chitarrista della Band of Gold del sergente John Garcia – mantengono fede al minacciosissimo titolo del disco con una sventagliata di crudo fervore nichilista.
“We Stand Against You” rappresenta in buona sostanza una sorta di dito medio alzato nei confronti di tutto e di tutti, come è arguibile dall’incipit che apre il disco.
«I trust no one, fuck the system, fuck the government», sentiamo infatti declamare da un Nick Oliveri parecchio incazzoso, che presentando il disco racconta di come l’album si componga di 9 pezzi di «fuoco, furia e rabbia» con cui esternare il proprio pensiero, le proprie esperienze durante il lockdown covidiano piuttosto che la rabbia e la tristezza per la perdita di amici e famigliari.
Un album catartico, pieno di vere emozioni e sicuramente non adatto ai deboli di cuore.
“We Stand Against You” è talmente breve e veloce che si fatica non poco a identificare i brani più incisivi, diciamo solo che al sottoscritto sono sicuramente rimaste particolarmente impresse ‘Death March‘, dal tratto tipicamente oliveriano, piuttosto che ‘I Want Out‘ con quel solo assassino in coda al pezzo, o la furia conclusiva di ‘For A Day‘.

Diciamo che “We Stand Against You” non sarà certo il disco che rivoluzionerà la storia del rock, ma tornare ad ascoltare Olvieri ed i suoi attuali compagni di avventura ha sempre il suo perché, e un nuovo album è comunque un’ottima scusa per tornare ancora una volta in tour, a calcare quei palchi sui quali i Mondo Generator danno sempre il meglio di sé.

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