Mechanical Butterfly – The Irresistible Gravity
‘The Irresistible Gravity‘ è il primo full lenght dei Mechanical Butterfly, band di Acireale, che nel corso degli anni ha subito diversi cambi di formazione e battute d’arresto dal punto di vista della produzione musicale.
Il loro sound emerge da subito genuino e cristallino, con una chiarezza sonora resa possibile dagli arrangiamenti impeccabili e ben studiati.
‘Suoni dalle stelle‘ è l’intro al disco, traccia che inserita in un contesto progressive lascia ben poco all’immaginazione.
‘Labyrinth of doors‘ aderisce invece con piacere alle sonorità tipiche dei Goblin in ‘Suspiria‘ e ‘Profondo Rosso‘: un pezzo notevole e degno di nota, anche se è in ‘Marks of time‘ che emerge finalmente la voce della cantante.
Con questo brano Francesca Pulvienti fa sentire tutta la sua capacità grazie ad un timbro che risulta pieno e d’impatto, dando una bella dimostrazione di forza ed energia.
Altro brano tratto da ‘The Irrisistible Gravity‘ è ‘Emerald tears‘, pezzo nel quale viene inserito l’uso del pianforte, unico punto di riferimento per la voce all’interno della composizione.
Se vogliamo parlare invece di progressive nel modo più classico e convenzionale possibile, il brano ideale da ascoltare è ‘Sparks within a Downpour‘.
Il lavoro dei siciliani Mechanical Butterfly si chiude con ‘La Fenice‘, traccia che mantiene un approccio futuristico ed enigmatico addolcito da un ritornello molto rockeggiante.
La band in questo disco fa capire all’ascoltatore di sapere ciò che fa, e la dimostrazione è il risultato raggiunto: una composizione impeccabile, che permette che tante belle idee di chitarra e di tastiera confluiscano e lavorino in perfetta simbiosi riuscendo ad esprimere meglio le proprie ragioni.
Una delle riflessioni che sorgono all’ascolto dell’album è infatti la notevole capacità con la quale chitarra, basso e tastiere giocano il proprio ruolo in completa armonia senza sovrastarsi l’una con l’altra: è in questi passaggi che le band cadono fragorosamente, prese da possibili manie di protagonismo.
Nonostante il genere non sia uno dei miei preferiti, non posso che elogiare una band coraggiosa e consapevole di poter fare tanto: ‘The Irresistible Gravity‘ è un album intenso, variegato e stimolante.
Qui nulla è lasciato al caso, e per gli amanti del prog vecchia scuola alla Rush, questo è il disco che fa al caso vostro.