Mastice – Violente Manipolazioni Mentali
Diffido sempre dalle indicazioni del comunicato stampa, spesso neanche scelte dalla band stessa, e infatti non lo leggo mai nulla prima di aver ascoltato almeno una volta l’album.
Ma questa volta mi è stato anticipato (o se preferite spoilerato, termine che va molto di moda) che nell’album ‘Violente Manipolazioni Mentali‘, esordio dei Mastice, avrei trovato sonorità industrial e ambient con una forte natura elettro-rock.
Questo è bastato a suscitare in me una vibrante curiosità, ma anche, di conseguenza, un po’ di aspettative.
All’ascolto mi accorgo che non è una band in senso classico a suonare, con campionamenti ed elettronica utilizzati in larga scala: si tratta di un duo, composto dai ferraresi Igor Tosi (già voce dei Devocka, da non confondere con gli americani DeVotchKa) e Riccardo Silvestrini.
L’album è un concept: senza soluzione di continuità, da un tappeto elettro-soft spuntano fuori uno dopo l’altro i singoli brani.
Le influenze sono di livello e si percepiscono sonorità raffinate (anche se non originalissime).
In tutto il disco prevale un’atmosfera cupa che lo rende, nel bene e nel male, incisivo.
Ascoltando ‘Violente Manipolazioni Mentali‘ è come se ti ritrovassi di notte, al freddo, in una stanza chiusa con un neon intermittente che ronza e un rubinetto che gocciola: se questa sensazione non impedisce di affrontare i successivi ascolti, man mano il tutto diventa più affabile ed orecchiabile.