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Maffei - Maffei (sei uno stronzo)

Maffei – Maffei! (sei uno stronzo)


Si chiamano Maffei, con la grafia del nome che a piacimento può diventare MAFFEi oppure Maffei!.
Il gruppo ruota intorno a Marco Maffei, che della band è chitarrista e cantante oltre che autore di tutti i brani, e che si trattasse di una leadership forte lo si poteva facilmente evincere sin dal principio. Il progetto nasce in Puglia, precisamente nella città di Brindisi in cui i brani vedono la luce tra “i fragori dei voli low cost” che hanno reso celebre la città pugliese, punto di approdo dei turisti che dal cielo invadono ogni estate il Salento.

Il titolo del primo album con cui il gruppo si butta sul mercato, sebbene abbiano già calcato i palchi di tutta Italia da più di un paio di anni, è un altro attestato di egocentrismo: “Maffei! (sei uno stronzo)”, non ci dice bene da dove venga questo epiteto, ma la dice lunga sulla psicologia del personaggio, sul conflitto divertente ma aspro tra lui e il mondo.
Un conflitto in cui il mondo ha la meglio, ma il nostro antieroe si leva con soddisfazione qualche sassolino dalla scarpa, affidandosi a una tagliente ironia.

Il biglietto da visita di Maffei è una definizione furba, “troppo indie per il pop e troppo pop per l’indie“, quando invece la miscela di suoni e parole riesce a barcamenarsi bene tra i due aspetti, senza eccedere da una parte o dall’altra, senza seguire le mode passeggere ma traendone insegnamento. La voce arriva da altri mondi, da territori quasi sanremesi (a tratti mi ricorda un Mango spogliato dei virtuosismi vocali, anche se questo accostamento potrebbe far rabbrividire qualcuno).

I testi a tratti sono un po’ troppo da instant book, quando raccontano situazioni contemporanee come ‘Tua madre lo sa che sei nuda su Facebook?!‘, ma quelli che colpiscono più a fondo sono quelli che non hanno la smania di ammiccare e che mostrano connotazioni da cantautorato moderno. Che siano sofferti come ‘Mentre dormi‘ o più malinconicamente scanzonati e menefreghisti come la traccia di apertura ‘Tamagotchi‘, rivelano una profondità che va ben oltre la loro evidente musicalità.

L’accompagnamento è costruito spesso su suoni sintetici, linee semplici e ben strutturate, lineari e non invadenti. L’idea di fondo è pop, molto tradizionale e molto italiano, rivisitato svecchiandolo e riempiendolo di suoni più rockeggianti. Si avverte l’onda buona sia nei brani più mossi (‘Virginia Galluzzi‘), sia nei passaggi più lenti e rancorosi (‘La tua tosse‘). “Maffei! (sei uno stronzo)”, pubblicato da Suoni Dal Basso e distribuito da Self, è un disco breve e scorrevole, si ritaglia il proprio spazio distinguendosi da un panorama piuttosto omogeneo e omologato.
Paragonato alla galassia indie che fa tendenza, richiede magari un paio di ascolti in più per fare presa, ma non corre il rischio di stancare e diventare rumore di fondo dopo un altro paio di volte che lo si sente.

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