Luci di Wood – RGB
“RGB” è l’album di debutto dei Luci di Wood, una giovane band pisana pronta a sconvolgere il vostro concetto di originalità.
Anche se può sembrare un discoros retorico, viviamo in un’epoca in cui siamo bombardati da una quantità di proposte musicali incredibile, e caricare delle canzoni su Soundcloud per sentirsi audaci e freschi è in certi casi più facile che impiegare le proprie forze per realizzare, con fatica e metodo, qualcosa di davvero diverso. “RGB”, uscito per Phonarchia Dischi, è la prova che l’impegno serio può ancora pagare.
Si tratta di un disco breve, appena cinque tracce, ma intenso e compatto.
In questo breve lasso di tempo i Luci di Wood cercano di condensare le influenze più disparate e, allo stesso tempo, delineare l’inizio del proprio percorso che si snoda in questo variegato panorama musicale.
Tengono insieme l’elettronica più spericolata e un’attitudine quasi new wave, il tutto arricchito da melodie pop intriganti che strizzano l’occhio alla musica italiana anni ’80, dalla Rettore a Renato Zero.
In “RGB” le linee vocali brillanti e dai toni alti (primo esempio fra tutti la prima traccia, ‘Indie’) conferiscono un gusto retrò ai brani, in contrasto con linee di basso che dominano la sezione ritmica e donano un’intensità ruvida anche ai pezzi dal sound più scintillante.
Anche i cori maschili fanno da contraltare alla voce della cantante Virginia Monteverdi, aggiungendo quel retrogusto anni ‘60 che rende le melodie ancora più coinvolgenti. Interessante e coraggiosa la cover di ‘Brivido’ di Donatella Rettore, in cui i Luci di Wood si confrontano con uno dei loro punti di riferimento musicali, reinterpretando con uno stile rock e glamour allo stesso tempo un brano simbolo di quello stile che i ragazzi sembrano voler adottare, innovandolo.
‘La zanzara’ è un totale cambio di rotta rispetto all’energia degli altri pezzi, la dimostrazione che la band sa esibire anche un lato più intimo e languido della propria personalità: una ballata dolce e romantica in cui i Luci di Wood si spogliano della loro scintillante aggressività e ci spiazzano con una rara sensibilità: a stento riusciamo a trattenere un sospiro.
“RGB” è soltanto il primo passo dei Luci di Wood, ma è un passo tutt’altro che incerto, che anzi denota coraggio e voglia di mettersi in gioco. Attendiamo con curiosità che diventino abbastanza grandi da farsi una passeggiata: allora si che sarà una festa.