Levia Gravia – Nel Tempo che Avanza
Dopo l’album di esordio “Il Contributo”, è uscito il il 4 dicembre per I Make Records il secondo lavoro dei Levia Gravia, “Nel tempo che avanza“.
Band nata a Salerno nel 2001, da subito si mostrano talentuosi vincendo lo stesso anno del loro esordio il Premio Benjamino Esposito seguito, nel 2008, dal Premio Ecoradio sino ad arrivare come finalisti al Premio Fabrizio De Andrè nel 2015.
Il loro “Nel tempo che avanza” è composto da dieci tracce che inseguono il concetto di tempo spaziando tra l’ozio e la fretta: il tempo che è stato (inesorabile e rimpianto), il tempo che è adesso (sconnesso e chiassoso), il tempo che sarà (indecifrabile ed incerto).
Arrangiamenti morbidi e suoni puliti, un pop contemporaneo rigoroso e franco, un’interpretazione attuale e sincera della canzone italiana sono gli ingredienti scelti qui dai Levia Gravia.
I temi affrontati sono vari ma di estrema attualità: si passa da fotografie del tempo che avanza, di quello che resta quando si è finito di guadagnarsi il pane e si sono messi a letto i bambini ma anche di sogni, speranze e la difficoltà del vivere oggi.
Canzone d’autore senza vergogna di esserlo, “Nel tempo che avanza” racchiude brani di musica indipendente (ma non indie) e le atmosfere del disco sono il frutto delle diverse esperienze musicali dei componenti del gruppo, professionisti del jazz e del pop.
Il mescolare sonorità più elettriche a strumenti più classici quali il contrabbasso e la tromba dà vita a melodie leggere ma per nulla scontate, che accompagnano al meglio testi alquanto poetici.
Il tutto è sicuramente aiutato nell’insieme dalla voce di Alfonso De Chiara che rende il racconto di queste storie molto gradevole.
Dovendo per forza cercare una nota “negativa”, se proprio, c’è un’evidente mancanza di azzardo.
Quello dei Levia Gravia è un disco piacevole e nonostante i temi trattati, pacifico; è ben studiato ma manca di quella verve e “cattiveria” che può dare allo scorrere delle tracce un significato un poco più forte.
Al di là di questa osservazione personale, “Nel tempo che avanza” è un disco ben fatto che fa sperare a lavori ancora migliori.