I’m not a blonde – EP01
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Mi trovo a recensire l’esordio di un duo italianissimo (di Milano) che si è fatto notare da subito per l’intensità e la carica che riesce ad infondere nell’ascoltatore.
Sto parlando di I’m not a blonde (but I’d love to be Blondie), progetto composto da Chiara Castello e Camilla Matley.
Le due polistrumentiste stanno lavorando ad una serie di tre EP (un 3P) della quale hanno pubblicato solo il primo, EP01, composto da tre tracce.
Per i restanti due non dovremo aspettare poi molto, visto che l’uscita è prevista rispettivamente per febbraio e maggio.
In pratica, le I’m not a blonde (but I’d love to be Blondie) hanno messo in piedi una vera celebrazione del numero tre!
La peculiarità e ciò che colpisce maggiormente delle due milanesi è il modo in cui riescono a produrre un electro-pop con influenze provenienti sia dagli anni ’80, utilizzando synth e ritmiche caratteristiche del periodo, sia dagli anni ’90, attraverso una chitarra e una voce che richiamano molto le sonorità punk. Combinazioni azzardate ma che si tengono ben salde tra loro e che portano le I’m not a blonde a piazzarsi a metà tra l’attuale Tune Yards, Moloko di Roisin Murphy e Le Tigre di Kathleen Hanna.
EP01 si apre con Bad Buke good Gaze, prima traccia con il compito di travolgerci, diretta e accattivante e che con un ritmo stimolante che sembra provenire da Nightlight dei Little Dragon. L’andamento in Peter Parker non subisce cali, rimanendo sostenuto per proiettarci al meglio alla più serpentina e particolare Stop Tempo.
Sempre mantenendo come obiettivo il divertirsi, Chiara e Camilla sono riuscite a mostrarci la loro bravura con solo tre canzoni, sfruttando pienamente le loro tecniche, come la voce che va a mettersi al pari di synth e chitarra.
E proprio per le loro abilità aspetto con ansia EP02 ed EP03, sperando di ascoltare altri due lavori con un così bel tratto.