Gnut – Domestico
Dopo il fortunatissimo album dal titolo “Prenditi quello che meriti”, che lo ha consacrato come una delle giovani realtà più originali e interessanti del panorama napoletano prima e di quello nazionale poi, con il nuovo Ep “Domestico” (F.R.E.E./FULL HEADS) il partenopeo Gnut si conferma come uno fra i più talentuosi cantautori attivi al giorno d’oggi.
“Domestico” infatti, titolo che gioca col vero cognome di Gnut e col fatto d’esser stato registrato proprio dentro le mura di casa dell’artista, è un lavoro squisitamente godibile e ben studiato, che consta di sette brani in italiano i quali gioiosamente non celano l’inflessione napoletana del cantante, valore aggiunto all’estrema musicalità dei testi semplici ma ben scritti: ogni brano infatti rappresenta un piccolo sonetto poetico che narra di magia e quotidianità, in cui è facile ritrovarsi e ancora di più canticchiare già ad un primo ascolto.
Il segreto di questo piccolo gioiellino sta proprio nella riuscita commistione fra la linearità, la purezza, la genuinità dei testi e il sapiente e copioso lavoro musicale con cui essi si sposano, lavoro eseguito da musicisti navigati ed illustri come Daniele Sepe ai sax e ai flauti, Mattia Boschi al violoncello, nonché dallo stesso Gnut alle chitarre.
Tutti i brani che compongono “Domestico” danno inequivocabilmente una vasta eterogeneità allo stesso, coadiuvati da un timbro vocale caldo, carismatico, particolare, che a tratti ricorda la nostalgia cantata in molte ballate romantiche dei cantautori italiani degli anni sessanta.
È a cavallo tra un pop mai banale e un folk sui generis che si muove questo Ep, che si lascia ascoltare con estrema leggerezza, trasporto, curiosità.
Gnut è una bella prova di cantautorato diverso e allo stesso tempo piacevolmente tradizionale, innaffiato da una ventata di freschezza e dinamismo.
Si segnalano in particolare i brani ‘Semplice‘ e ‘Il resto del corpo‘.