Glen Hansard – Between Two Shores
Terzo capitolo solista per Glen Hansard, la cui carriera è costellata da suoni caldi che hanno dato vita a numerosi successi.
Tanto tempo è passato dagli esordi di questo grande cantautore e nel mezzo, oltre a due band (The Frames e The Swell Season), c’è stato posto anche per la carriera da attore – che gli è valsa soddisfazioni non di poco conto.
“Between Two Shores”, questo il nome del disco, è uscito per la ANTI – Records, etichetta losangelina, ramo della più nota Epitaph Records.
Sin da subito è un lavoro che si rivela con un volto diverso da quello che ci si aspetterebbe.
Tradotto in italiano, il titolo significa letteralmente “tra due spiagge”: Glen Hansard si mostra qui sospeso in una sorta di “acqua di mezzo”, probabilmente quella dell’Oceano Atlantico, con un piede ancorato alla sua terra d’origine (l’Irlanda) e l’altro proteso verso gli Stati Uniti.
L’ossatura di questi 10 brani è di base sempre la stessa, il che la rende paragonabile alla sensazione che si prova quando si indossa un maglione di lana fatto a mano o quando si riceve un abbraccio inatteso – qualcosa di confortevole e confortante.
Il cantautorato dal sapore folk di Glen Hansard ci fa infatti sentire piacevolmente “a casa”, luogo nel quale alcune certezze riescono a restare in piedi, incrollabili, senza subire l’influenza del tempo.
A rendere più ricco e prezioso questo disco c’è sicuramente lo zampino di una corrente rock american style, che va a fondersi con il folk tradizionale al quale Hansard ci ha da sempre abituati.
I testi dei brani sono un riflesso denso di sfumature del proprio privato.
“Between Two Shores” è infatti un album che nasce dopo la conclusione di un’importante storia d’amore, e ne parla con sentimento: non c’è rancore, c’è solo, nonostante tutto, molta passione che viene veicolata da un timbro vocale ruggente più che mai.
Importante il lavoro sugli arrangiamenti, che già nel primo brano (‘Roll On Slow’) si mostrano ricchi e dettagliati.
“Between Two Shores” è una serie di ballads dal sapore nostalgico e struggente, un lavoro intenso e dalla carica emotiva a tratti spiazzante.
Un disco da assaporare nella sua interezza per riscoprirlo, a poco a poco, come parte nascosta nel profondo di ognuno di noi.