Giorgieness – Samo Tutti Stanchi

È uscito lo scorso 20 ottobre “Siamo Tutti Stanchi”, il secondo album della rock band Giorgieness, progetto della cantante e chitarrista Giorgia D’Eraclea accompagnata da Andrea De Poi (basso), Davide Lasala (chitarra), Lou Capozzi (batteria).

Progetto nato nel 2011, i Giorgieness hanno già all’attivo un disco (“La giusta distanza”) e innumerevoli live in giro per l’Italia.
Definire in che contesto questo loro nuovo lavoro e i Giorgieness stessi si inseriscano non è semplice; forse la definizione giusta potrebbe essere proprio quella di mainstream.
In realtà ho riscontrato talmente tante sfaccettature in questo “Siamo Tutti Stanchi” che in alcuni momenti si potrebbe quasi pensare di essere dinanzi ad un disco realizzato col contributo di artisti diversi.

Ciò che mi ha colpito subito oltre alla padronanza vocale e musicale è come nonostante ci siano sonorità che ben ricordano band come i 99 Posse il tutto sia molto innovativo.
I Giorgieness sono sicuramente figli dell’alternativo, assorbendo qualsiasi nuovo suono il mondo circostante offra loro, però la differenza sostanziale con altre band della stessa scena è che riconosco in loro una vena cantautoriale difficile da ritrovare, invece, in altre artiste magari un po’ più grandi d’età e con maggiore esperienza.

L’album, contenente 10 tracce, mescola in un perfetto equilibrio rock viscerale e maturità artistica, attenendosi ad una costante ricerca di armonie vocali e sonorità mai scontate e accattivanti.
I testi sono rudi e diretti ma capaci di permettere a chi li ascolta di assaporarne la più intima essenza: un’essenza di dolore, paura ma sopratutto accettazione, specie di sé stessi.

Giorgia stessa in alcune interviste non nega di avere vissuto un momento buio e sopratutto sottolinea come il farsi aiutare sia estremamente essenziale in certi casi: ecco, in questo disco si ritrovano perfettamente le sue parole, in un modo così sincero che quasi spaventa.

È un secondo lavoro ben riuscito, con molto potenziale e che dà modo di dimostrare che l’essere sinceri, oggi, è l’unico modo per essere dei veri alternativi.