Füsch! – Mont CC 9.0 Third Act
Mont CC 9.0 Third Act è il terzo atto di una pièce messa in scena dai Füsch! – band bergamasca – nell’aprile dello scorso anno, e che ha portato, in poco più di un anno solare al compimento di una trilogia sonora che conta 21 pezzi, testimoni di un notevole fermento creativo e di un inesorabile percorso di crescita.
Uscito alla fine del mese di marzo, questo disco racchiude in 9 brani le eclettiche inclinazioni della band, sintetizzando, nell’atto di chiusura, i momenti più ispirati di questa trilogia e, forse, di tutta la produzione dei Füsh!.
L’esordio, con l’insistito riff di Iuston, è la colonna sonora di un’attesa, un thriller allarmifico destinato a far drizzare le antenne all’ascoltatore, indirizzandolo all’ascolto con la giusta attenzione.
L’insistenza, nelle vesti stavolta di una psichedelia di matrice post-rock, è la chiave anche de Il leader senza chiavi, pezzo arricchito dalla voce di Mariateresa Regazzoni, messa lì con gusto, tra sfuriate di chitarre che, dilatandosi man mano, si intessono con gli arrangiamenti dei synths. Su questa fasa riga prosegue Solo il Gran Sasso , preparando alle atmosfere più dilatate, quasi oniriche, di la stanza dei funghi, probabimente climax del disco, dove coesistono con eleganza spessore lirico e sonoro.
Il disco prende respiro con Quadrifonia lemon, pezzo di una psichedelia più morbida, per poi riprendere vigore con Family tree, dove le chitarre di Mario Molieri prendono di nuovo in mano le dinamiche ritmiche del disco.
La convenzione, cover di Battiato, sembra quasi esser stata scelta per sottolineare l’anticonvenzionalità del cantautore siciliano negli anni – il pezzo è del 1972 – in cui fu composta, e si adatta perfettamente ai mezzi dei Füsh! , capaci di farla interamente propria imprestandole la propria voce.
Chiudono Bitter coffee, che a questo punto possiamo definire brano in perfetto stile Füsch!, e L’Ines atto finale, un inaspettato congedo acustico.
Gran bel disco.