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ERASURE – Day-Glo (Based on a True Story)

Nuovo lavoro per Vince Clarke e Andy Bell

Il ritorno con “Day-Glo (Based on a True Story)”

La pandemia non è stata solo in grado di sconvolgere la vita delle persone ma è riuscita persino a stravolgere il percorso artistico di alcune band dal passato e dal retaggio granitico.
Un esempio, in tal senso, può essere quello degli Erasure.
Duo synth – pop composto dal fondatore dei Depeche Mode Vince Clarke e da Andy Bell, da oltre trent’anni è parte della musica elettronica britannica.
Il precedente album del 2020, “Neon”, presentava molte ombre, frutto di una certa stanchezza e ripetitività nella ricerca sonora.
Poi è subentrato il collasso pandemico che ha portato Clarke a rimettersi a studiare e a ricercare la parte creativa del proprio percorso, che agli esordi sconvolse il nascente mondo dell’elettronica made in UK.

Addirittura, in questo nuovo album – “Day-Glo (Based on a True Story)”Clarke sembra quasi ricercare il gusto per la forma canzone classica che abbraccia la voce di Bell come qualcosa di maggiormente armonico con le evoluzione sonore.
Gli orizzonti sonori sembrano più complessi ed anche il campo onirico esce fuori dalle strade artistiche percorse sinora.
Sì, certo, le radici synth, financo mode pista da ballo, ci sono sempre.
Ma c’è anche qualcosa di oscuro, di non risolto e che emerge subito al primo ascolto.
Forse anche frutto dei tempi che stiamo vivendo, è come se Clarke si fosse svegliato da un certo torpore che negli ultimi anni lo aveva un adagiato sugli allori della sua storia.
Brani come ‘Bop Beat‘, ‘Based on a true story‘, ‘Conman‘, ‘Now and the End‘ sembrano imprimere una nuova svolta alla carriera musicale degli Erasure.
Band che è vissuta forse un po’ troppo all’ombra dei Depeche Mode e che è sembrata sempre sul punto di giungere al traguardo mancandolo di poco.
Era forse giunto il momento di sterzare, cambiare e raccontare una storia diversa.
Ecco, di questo parliamo: dell’inizio di un racconto sonoro che usa le tastiere di Clarke e la sopraffina voce di Bell per scavare nuove emozioni, uscire dalla plastica patinata con cui hanno intavolato il loro gusto in questi anni.

La classe ed il talento ci sono, anche tanto: era forse giunto il momento che gli Erasure lo ritrovassero.
Il passato per un artista ha sempre un valore che non va rinnegato, anzi, ma usato per ricercare nuovi percorsi e nuove velleità culturali.
Questo vale per Michelangelo come per John Lennon ed è una regola universale a cui anche gli Erasure hanno deciso di attenersi.
E che sia l’inizio di un percorso ancora lungo, non possiamo che augurarcelo davvero. 

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