El Vy – Return To The Moon
Gli americani El Vy nascono dall’unione artistica di Matt Berninger e Brent Knopf, rispettivamente membri dei The National e dei Ramona Falls (Knopf anche dei Menomena).
Con il loro primo album, ”Return To The Moon”, gli El Vy pubblicano il 30 ottobre 2015 un prodotto tipicamente indie rock, che colpisce al primo impatto per una semplicità ed un senso di spontaneità capace di trasportare l’ascoltatore verso un compiacente relax musicale.
Dodici sono le tracce che compongono questo disco, le cui radici risiedono in un rapporto di amicizia ormai consolidato tra Berninger e Knopf: apre le danze il brano intitolato ‘Return to the Moon (Political Song for Didi Bloome to Sing, With Crescendo)’, che ci prende per mano e ci accompagna verso una notte di festa sotto la luna piena. Il tema è più romantico che politico e di una dolcezza che si muove in senso incrementale, accompagnando un’implorazione nostalgica ad un divertito battito di mani.
In ‘I’m the Man to Be’ , l’unico brano indicato come ”explicit”, l’atteggiamento si fa improvvisamente più eccitante, grazie ad una narrazione più particolare ed egocentrica, che punta orgogliosamente sull’obiettivo raggiunto di divenire l’uomo giusto (e ad una contentezza derivante dalla vitalità del proprio organo riproduttivo).
È un’atmosfera diversa e tenebrosa quella di ‘Paul Is Alive’, che suona su temi di vita e di morte, verità e riflessioni, toccando l’importanza di un’amicizia che potrebbe identificarsi come la stessa che si ricerca in ‘Need a friend’, per un sentimento mancato al protagonista da tempi immemori.
Siamo lanciati a bordo piscina, con un drink in mano e un desiderio di amare che andrà molto probabilmente a perdersi in ‘Silent Ivy Hotel’, finché ‘No Time to Crank the Sun’, con il suo sound ed un testo soft, farà riemergere la dolcezza, tra le constatazioni di difficoltà capaci di minacciare una relazione amorosa.
L’amore diventa invece un gioco a cui si resta impazienti di poter rigiocare in ‘It’s a Game’ e ‘Sleepin’ Light’, in cui emerge la collaborazione con Ural Thomas, sottolinea l’intollerabile solitudine di certe notti e il senso di mancanza presente anche in ‘Sad Case’. Torniamo quindi alla leggerezza sia nel ritmo che nelle impressioni con ‘Happiness, Missouri’, nelle quale c’è voglia di cantare frasi come ”People are nice, they go easy on ice, but i’m on the Sun today”. Per chiudere, ‘Careless’ è la dedica ad un amore perduto, la cui cura e tenerezza ha finito per trasformarsi in un’indifferenza priva di vie di uscita.
”Return To The Moon” può esser definito sicuramente come un lavoro ben fatto, indicato da Berninger stesso come il lavoro più autobiografico che abbia mai scritto. I suoi testi non sono mai banali, il sound è easy ma coinvolgente, divertente ma anche sexy, ironico seppur a tratti serioso e riflessivo, con l’inserimento di pizzichi di glam, di lounge rock, la giusta dose di folk rock.
Nel complesso, si può proprio dire che i frutti di questa amicizia in musica siano stati floridi, perché se gli El Vy continueranno a produrre, saranno sicuramente destinati ad ottenere una stella nel firmamento dell’Indie Rock.