Duplo X – Vi racconto chi sono
Molto spesso, per prudenza, risulta difficile fidarsi delle persone che non conosciamo: siamo meno trasparenti, più formali, molto cauti nei loro riguardi.
C’è qualcuno invece che è pronto a dar fiducia al prossimo mettendosi in gioco totalmente, e quel qualcuno è l’ex-frontman dei Backtheory: Giuseppe Boccia, in arte Duplo-X, che presenta così il suo primo lavoro solista dal titolo “Vi racconto chi sono”.
L’album, uscito per Satellite Records lo scorso 30 gennaio, è un mixtape autoprodotto.
All’ascolto si nota fortemente che l’autore di San Salvo (CH) ha molta voglia di mostrarsi e cercare empatia tra sé stesso e l’ascoltatore, e lo si intuisce poichè brano dopo brano si presenta usando uno stile crossover.
Nonostante questo caposaldo, Duplo X riesce a ricreare in otto tracce ben otto mondi diversi, allo scopo di trasmettere ad un pubblico il più vasto possibile tutto sé stesso.
Completamente diversi nell’approccio, questi mondi sono talvolta dolci e ammalianti, talvolta duri e aggressivi.
Il disco si apre con una proposta molto diretta e franca, con l’omonimo brano ‘Duplo-X‘, proclamato dalla prima citazione del Joker di Heath Ledger; qui il rapper mette in chiaro le sue intenzioni di una esplorazione dell’io libero di ogni doppio fine e prospero di schiettezza e libertà dichiarando «questo sono, e così sarò».
Successivamente invita ad entrare ‘Nel mio mondo‘, cercando di guidare l’ascoltare ad un «viaggio leggero e profondo» attraverso i suoi occhi e al di fuori di altri individui, ribaditi con toni più aggressivi e penetranti in ‘Corro via‘.
La vera descrizione individuale eplicita inizia con ‘Sono‘, dichiarando la molteplicità delle sfumature caratteriali e mostrandosi come un terreno brullo da coltivare con parsimonia colmandolo con la denunciata solitudine e il relativo abbandono che viene accusata in ‘Big Man‘.
Per mostrare appieno la nudità con cui va incontro al pubblico, Duplo-X non descrive solo la lunga tratta di pregi, ma si autoincrimina di vizi e difetti (perlopiù paura) con cui è edificato ‘Inside Me‘, ma rivela anche il segreto su come sopravvivere da queste situazioni in modo da «chiudere gli occhi e andare avanti» con ‘Trasparente‘.
L’ultima esecuzione, ‘Effetto collaterale‘, riguarda il lato buio della società che disprezza poichè «vive nel passato» e viene condivisa con il rapper The Suicider.
Come primo lavoro e con un budget limitato, il risultato va oltre l’aspettativa.
Ascoltare questo album significa conoscere una persona della quale non si ha cognizione nemmeno dei tratti somatici: si augura un futuro prospero a questo autore, e chissà, magari con il giusto sostegno potrà avanzare di livello per continuare a far parlare di sé.