Dove I Pesci Affogano – Capitolo 1: l’Abisso
Mannaggia, peccato che il calendario reciti “2015” a caratteri cubitali.
Fossimo negli anni ’90 potrei esser qui a scrivere la recensione del primo concept album de Dove I Pesci Affogano, progetto ambiziosissimo di Andrea Cassetta.
Ho scritto bene, “un progetto ambiziosissimo”, perché questo è “Capitolo 1: l’Abisso”: musicalmente parlando, è un Ep che contiene la colonna sonora di un cortometraggio intensissimo, serrato ed intimista.
Ma perché ambiziosissimo?
Perché a suonare le parti di chitarra, basso e batteria, a scrivere e a cantare i testi, a produrre, mixare, registrare e al montaggio video ha pensato tutto lui, Andrea Cassetta, cantautore romano dalle grandi risorse artistiche.
Francamente parlando, non nutro particolari simpatie per i cantautori, ma in questo caso ascoltando “L’Abisso”, mi sono fermato a riflettere: dopo anni passati a suonare e comporre musica, parti di colonne sonore e singoli pubblicati in varie compilation, Cassetta arriva al suo progetto Dove i Pesci Affogano producendo “L’Abisso“.
Non è un album ma un Ep, primo capitolo di una trilogia i cui video plasmeranno nel complesso un cortometraggio.
“L’Abisso” contiene 4 canzoni: ‘Ostaggi della realtà’, ‘Le rive della desolazione’, ‘Ossigeno O2′ e ‘Dammi ancora un attimo’.
Prende sin dall’intro, perché trascina in un’atmosfera caustica profonda e oppressiva.
Il primo pugno allo stomaco lo dà ‘Ostacoli della realtà‘, che sfoggia un testo intimo personale e claustrofobico nel quale in molti potrebbero rispecchiarsi.
La capacità di scrittura messa qui in campo da Andrea Cassetta la ritroviamo un po’ in tutti i brani dell’EP, testi nel quale vengono evidenziati con particolare attenzione il potere dei soldi che rende schiavi, la solitudine che spesso sfocia in follia, i rimpianti del passato, il tempo che inesorabilmente sottrae.
‘Ossigeno O2’ è una bellissima ballata maledetta alla ‘Sangue impazzito‘ dei Timoria (qualcuno la ricorda?), accompagnato dalla notevolissima ‘Dammi ancora un attimo’ che chiude l’Ep.
Bisognerà ammettere che ‘L’Abisso‘ (cortometraggio), nonostante si dimostri apprezzabile per freschezza e chiarezza di intenti, mostra lacune in termini artistici, ma siamo difronte a delle registrazioni casalinghe quindi tutto è tollerabile e passabile.
Abbiamo inoltre ascoltato ‘Naufraghi del Delirio’, primo pezzo estratto dal EP 2/3 intitolato “L’Inconscio“: la scoperta è che nel secondo Ep Cassetta ha messo in campo ancora più grinta e potenza.
‘Naufraghi del delirio’ infatti è un pezzone dal groove pesante e dilaniante, quasi metal, tecnicamente perfetto grazie ad un suono di batteria martellante.
Se le musiche del secondo Ep lasciano intendere un cambio di sound, resta inalterata invece la linea intimista e personale dei testi.