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Delendanoia - Odietamo

Delendanoia – Odietamo


I Delendanoia sono un duo sardo di adozione reggiana, Klord e Violara, che con le proprio voci, delle capigliature dai colori fosforescenti e dei ritmi elettro – pop cercano ispirazione nel new wave e nel post punk e che arrivano con ”Odietamo” alla pubblicazione del loro secondo album.

Il titolo si ispira quindi ad un epigramma di Catullo, il cui senso è quello dell’indissolubile legame che sussiste tra due sentimenti forti e pervasivi come l’amore e l’odio: ed è anche di questo che si parla nelle dieci tracce che si susseguono nella scaletta di questo album.
Un album che è stato probabilmente scritto anche con l’ispirazione ad artisti come Battiato e Depeche Mode, che si apre con un pezzo dalle sfumature dark e wave come ‘Tra parentesi’, incentrato sull’importanza e sul peso che possono avere certe parole ed il loro significati, con la difficoltà di credere, appunto, nella capacità di amare ed odiare nello stesso modo e momento.
‘Maladie’
narra di ricordi, amici, sogni e circostanze che fanno piangere e disperare, entro un’immobilità di intenti e di possibilità che deludono e mostrano la realtà a chi fino a quel momento si era solamente illuso; ‘Non nevica più’ concede al duo di raccontare quel senso di libertà successivo alla fine di un periodo turbolento: se non nevica più, si può tornare a correre, è questo che ci dice Klord, con i cori di Violara in sottofondo.
L’imperativo è quello di «dimenticare la gente» e di stare «lontani dalle vite degli altri», per essere e sentirsi veramente liberi.
Coerenza ed incoerenza sono rapprese nel testo e nella musica di ‘Cambia un’opinione’ ed è la creatività che sconvolge la protagonista del brano successivo, intitolato ‘La sorpresa’, con un telefono che squilla ed un’assenza improvvisa.

La sincerità del proprio essere sé è spiegata in ‘Non apprezzo’ che si sporge verso l’importanza e l’impagabilità del poter mantenere la propria identità; un tagatà e un pavimento tremante movimentano il ritmo di un brano come ‘Iperspazio’.
È ancora l’elettropop che regna nella traccia otto, ‘Il diario di domani’, e le proiezioni su un futuro tutto da ideare e da modellare, volgendo poi verso un brano dolce come ‘False’, tra oscurità e falsità di parole e sentimenti. Ed è un morale basso quello di ‘Fotoromanza‘, dalle atmosfere cupe e romantiche di una relazione complicata e tirata come un elastico pronto a spezzarsi.

Odietamo” si presenta quindi come un album denso di significati e ben costruito, che sa affascinare e si lascia ascoltare regalando ritmi delicati ma capaci di saziare e di ispirare all’amore e al sentimento.

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