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Dedo – Cuore Elettroacustico


Max Dedo, in arte solo Dedo, è un polistrumentista messinese.
Da oltre dieci anni lavora principalmente con l’orchestra di Sanremo, ha partecipato a diversi spettacoli in televisione e al momento fa parte in pianta stabile della band che accompagna sui palchi Max Gazzé.

“Cuore Elettroacustico” è il suo quarto disco solista, e già dal titolo si intuiscono temi e sonorità riscontrabili nelle dieci tracce che lo compongono.
Dedo sceglie infatti un’ossatura pop influenzata da campionature elettroniche per parlare più o meno giocosamente dell’amore negli anni Duemila, quando tutto (soprattutto il predominio dei social) influenza i rapporti personali arrivando naturalmente a deteriorarli.
Più che le melodie, che spaziano fino a sfociare anche nello ska (‘Taggami il nervo dell’ amore‘, brano nel quale Gazzé canta e suona il basso), a far riflettere sono le liriche: il sarcasmo è pungente ed il dialogo diretto.
Tra mescolanze di synth, hammond, fiati e ritornelli orecchiabili (‘Non è difficile‘) c’è spazio anche per un brano in siciliano (‘Ti manci ‘u quagghiu‘), a ricordare le radici di Dedo.

Il disco è un buon prodotto se pensiamo al tema trattato: le emozioni di un cuore che al momento non sta bene, soffre su più fronti ma vuole reagire.
Il tutto, però, non dà vita ad un prodotto indie voce e chitarra, volto a rendere ulteriormente pesante e malinconica la situazione, anzi: la chiave musicale scelta da Dedo è scanzonata come i testi, e rende più arioso e allegro l’ascolto di questo disco.
Un concentrato di musica in poco più di mezz’ora: dateci un ascolto, sono pronta a scommettere che saranno proprio le chitarre di ‘Ti manci ‘u quagghiu‘ a stupirvi piacevolmente.

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