Corrado Ciervo – Mousiké Téchne
Dopo aver spaziato dal bluegrass al folk, con il suo album di debutto solista Ciervo prova a mescolare il bagaglio musicale accumulato girando il mondo con il suo violino.
I suoni ascoltati e sedimentati negli anni ora si fondono con un’esperienza da insegnante e la riscoperta della cultura greca, alla base della civiltà in cui è cresciuto.
Corrado Ciervo è un nome molto noto nel circuito musicale campano.
Il suo percorso ha incrociato la strada di molte band importanti per la musica partenopea (e non solo) come i Musicalia, La Terza Classe e La Rua Catalana.
Queste esperienze hanno completato il giro sfociando in un progetto solista, intitolato “Mousiké Téchne”.
“Mousiké Téchne” si compone di sette brani e racchiude in mezz’ora questo percorso intenso e variegato.
È come guardare fuori dal finestrino diverse epoche e luoghi a noi molto vicini – ma che, ci rendiamo conto, non abbiamo mai guardato davvero con attenzione.
Vediamo un arco, un monumento o una stele e non ci chiediamo più da dove arrivi né quanti anni siano passati da quando è stata costruita.
O chi erano le persone e che idee avevano per concepire tale opera.
Questo è il ragionamento alla base delle composizioni di Ciervo.
Attenzione però, questo album non è un disco che fa risuonare il passato in una veste ostica.
Tutt’altro, le diverse canzoni hanno un loro appeal molto contemporaneo e creano atmosfere di respiro internazionale.
Fiore all’occhiello del disco è il brano ‘Concetta‘ in cui Corrado Ciervo si avvale della collaborazione di Concetta Barra che interpreta Madonna dell’Arco – traccia ritrovata su un vecchio album Record Bazaar del 1976 intitolato “Napoli e il suo folk”.
La voce di Concetta Barra è quindi campionata e rielaborata, rendendola una litania ipnotica.
“Mousiké Téchne” è dunque un diario di viaggio immaginario ed al contempo reale, prodotto dal musicista beneventano insieme al fratello.
Riesce a coniugare tradizione e sperimentazione, musica folk e ambientazioni elettroniche proponendo un nuovo modo di guardare alla tradizione ed alla ricerca musicale.