Chelsea Wolfe – Abyss
“The Queen is back“, o meglio, “a Queen never dies“.
Dopo il successo di “Pain is beauty” (2013), la goth girl californiana è tornata prepotentemente alla ribalta con un nuovo lavoro, “Abyss“, uscito il 7 agosto per la Sargent House di Los Angeles.
Undici tracce che non abbandonano la sperimentazione sonora “drone-metal-art-folk”, tipica di Chelsea Wolfe, che viene qui arricchita e rimpolpata con echi lugubri e sommessi, conditi da una voce limpida e suadente.
Il contrasto che nasce dalla combinazione del sound e della voce è a dir poco azzeccato, in linea con le atmosfere dark wave dell’album.
Ancora una volta, anche in questo disco Chelsea Wolfe strumentalizza il proprio dolore per portare a galla un nuovo e differente senso di bellezza.
Un’estetica affine alle ritmiche industrial noise, veicolo necessario per analizzare la psiche umana e far riaffiorare la propria interiorità.
Un disco che definire maturo è riduttivo, ma che ben si colloca come naturale evoluzione del lavoro precedente.
“Abyss” è un album solido, impegnato e che presenta una cantautrice sempre fedele a sé stessa, in grado di stupire l’ascoltatore grazie ad una delicatezza ruvida e tonante.
Da non perdere ‘Carrion Flowers‘ e ‘Iron Moon‘, forse il brano più emozionante di tutto il disco.