Cara Calma – Sulle punte per sembrare grandi
Pubblicato il 19 gennaio 2018 per Cloudhead Records/Phonarchia Dischi, “Sulle punte per sembrare grandi” è il disco d’esordio dei Cara Calma.
Un disco corposo, il cui processo di composizione viene definito dalla band «come un tornado in sala prove».
Il suo rullare, il suo cantato e la disperazione vagante e in cui si naviga durante l’ascolto fa intuire che non mancano le collaborazioni di nomi importanti dell’alternative ed indie rock italiano contemporaneo: infatti i Cara Calma possono vantare la produzione di Karim Qqru (The Zen Circus/La notte dei lunghi coltelli) ed i featuring di Ambra Marie, Gianluca Bartolo (Il Pan del Diavolo) e Nicola Manzan (Bologna Violenta).
“Sulle punte per sembrare grandi” contiene dieci brani registrati e mixati da Riccardo Frigoni e Cesare Madrigali al Glotoneria Studio e masterizzato da Andrea de Bernardi all’Eleven Mastering, e nel complesso vuole essere l’urlo di una generazione che si affaccia ai trent’anni con il suo carico di incertezza, particolarmente marcato per chi è cresciuto a cavallo del millennio.
È ‘Fango’ la primissima traccia, un pezzo che strimpella in crescendo mentre in qualche modo canta un devoto ringraziamento a quelle persone che credono in chi si sforza di crescere.
Nel secondo brano troviamo la prima collaborazione: è Nicola Manzan che presta la sua voce per ‘Ci dicevano’, un brano che parla della voglia di andare a capo e ripartire, di rimettersi in gioco facendosi forti anche delle proprie insicurezze e delle proprie mancanze.
Il senso è quello per cui cambiare non è solo possibile, ma spesso è anche necessario.
Abbiamo quindi bisogno di ‘Rispettare i centimetri’, ovvero di non correre e preferire i piccoli passi; è deciso il passo ritmato verso ‘Eroi’ che si caratterizza come un brano accusatorio, verso i social network ed il loro modo di creare personaggi fittizi.
Sembra inizialmente vintage ‘Domenica’, che in crescendo diventa metafora di ipocrisia e perbenismo, visto che la domenica è il giorno della settimana in cui si indossa un’altra faccia, prima di ricominciare a pugnalare alle spalle il Lunedì.
La traccia successiva, ‘Buoni propositi’, segue un andamento calmo ma tormentato e parla della difficoltà di riuscire a rispettare tutti gli ambiziosi progetti che ci prefiggiamo.
La settima traccia è ‘Quello che mi rende normale’, dove incontriamo Gianluca Bartolo de Il Pan del Diavolo e una chitarra affilatissima.
La rabbia alla “Ministri” è presente in un piano più melodico e meno aggressivo, come ‘Qualcosa di importante’, che vede i Cara Calma collaborare con Ambra Marie, volto conosciuto sul palco di qualche vecchia edizione di X Factor.
Con un testo fortissimo, ‘Morti’ racconta il disinteresse costante che contraddistingue le persone al giorno d’oggi: il trionfo dei singoli e la morte del bene comune, della collettività.
Chiude ‘Premi sulle ossa’ che narra l’incapacità di lasciarsi alcune esperienze alle spalle, l’incontrollato bisogno di ricordarle e riviverle anche quando fanno male.
I Cara Calma pubblicano quindi un disco pieno di elementi interessanti: testi che esprimono rabbia, delusioni e speranze; sonorità che approfondiscono queste sensazioni e che picchiano duro sulle serrature delle porte delle nostre stanze interiori.
Quelle stanze da cui, spesso, è difficile uscire per smettere di “sembrare” ed iniziare a diventare grandi.