Bloodhounds On My Trail – Escape II

Dal 2014 Ché Walden, Jonny Green, Nik e Chris Donaldson sono i componenti della band di Melbourne sfacciatamente shoegaze Bloodhounds On My Trail, reduce dall’uscita (a novembre 2015) del suo ultimo Ep intitolato “Escape II“.
Ormai noto in tutta l’Australia per essere forse il nuovo portavoce di un genere su cui i Jesus And Mary Chain lasciarono una vera e propria impronta più di trent’anni fa, il quartetto propone sei brani – cinque pezzi inediti e un remix in chiusura – profondamente atmosferici e malinconici, dove le chitarre languide e riverberate sostengono una voce lontana, talvolta incontrando i circuiti dei synth (in particolare all’interno di ‘She’s In My Plans’).

Non si può di certo dire che “Escape II” sia un lavoro rivoluzionario, ma è indubbio che i Bloodhounds On My Trail sappiano il fatto loro: dall’apertura ‘Dreamless’ si percepiscono i richiami onirici di band del calibro dei Beach House, nonché i grandi riferimenti alla psych e al post-punk dei tempi d’oro; spazi ariosi e respiri lenti proseguono il loro cammino nel piccolo capolavoro ‘Jolly’, nella quale una batteria sorda sostiene la stratificazione in atto fra voce e chitarra.
Il secondo brano viene un po’ stravolto nel remix finale ad opera di Ummagma, che preferisce far sibilare e tintinnare le parti elettroniche dando un taglio quasi drone al pezzo.
‘Old Fools’ sembra un classico dello shoegaze, mentre ‘Silence, It’s Golden’ si presta a liriche più eteree, sebbene maggiormente vicine nello spazio all’ascoltatore, durante una scalata che fa esplodere di riverbero le chitarre sonnacchiose.

I Bloodhounds On My Trail non saranno forse il Prometeo di quella musica emergente che si rifà soprattutto agli anni Ottanta, ma sapranno comunque offrire una mezz’ora abbondante di paesaggi sonori dalle tinte grigiastre in cui di tanto in tanto irromperanno fasci di luce: uno sfondo musicale perfetto nella sera di una mente affollata dai pensieri.