Belle and Sebastian – What to Look for in Summer
Belle and Sebastian regalano una bellissima sorpresa ai loro fan.
Può sembrare una contraddizione il fatto che in un periodo del genere, come quello che stiamo vivendo, ci sia qualcuno disposto a pubblicare un disco live.
Tuttavia, “What to Look for in Summer” è una sorta di medicina contro questo tempo, che si può definire sospeso.
Più volte la band scozzese ha ribadito la necessità della dimensione live per una band, che si nutre del rapporto vero e sincero con i fan.
Quindi già il titolo, “What to Look for in Summer”, sembra un mix tra la melanconia proustiana di ciò che è stato ed un auspicio per quello che tornerà ad essere.
Un ponte verso il futuro.
Anche la scaletta sembra andare incontro a tutti i gusti e le volontà dei fan, sfoggiando alcuni tra i brani più apprezzati della loro produzione.
‘We Were Beautiful‘, ‘If she wants me‘, ‘Nice day for a sulk‘ e ‘I can see your future‘ sono una strada lastricata delle loro piccole gemme low-fi, frutto di una ventennale carriera.
Ma, nel mezzo, c’è una novità che si percepisce subito, sin dal primo ascolto di questo album: la band sembra essersi pacificata con le esibizioni dal vivo.
Una certa timidezza trasformata in ritrosia aveva reso i live precedentemente pubblicati un pò zoppicanti (eccezion fatta per le BBC sessions).
Qui la band sembra, invece, finalmente cosciente delle proprie capacità e del proprio tono artistico.
I Belle and Sebastian sembrano pronti a ripartire forse più maturi ma più consapevoli del loro essere una band che, all’indomani dell’ubriacatura Brit dei primi anni Novanta, è riuscita a tracciare una strada nuova per la musica inglese – non tralasciando le radici folk e low-fi del pop scozzese (John Martyn su tutti).