Andrea Resta – Something Dark
”Something Dark” è il titolo dell’ultima fatica di Andrea Resta, musicista e polistrumentista di Lecce, che pubblica questo Ep dopo 7 anni di silenzio.
Come si può intuire dal titolo, i temi e la musicalità dei cinque brani che compongono ”Something Dark” sono omogenei e si vanno ad ispirare a sensazioni che non definiremmo gioiose: si tratta infatti di sensazioni di angoscia, di paura, di depressione.
Cose che solo la musica può esprimere in maniera compiuta.
Andrea Resta disegna la propria esperienza di vita attraverso le sette note dall’età di 12 anni e fonda infatti nel 1994 una band, i Monitor Plastico, con i quali ottiene numerose recensioni positive dalla stampa specializzata. Con la band suona e produce per alcuni anni e ottiene anche un’intervista in tv – sulla rete All Music – nel 2010.
Ma è nel 2017 che l’artista pugliese decide di riprendere in mano i suoi progetti musicali e opta per la ricostituizione del proprio home studio, nel quale, nel giro di pochi mesi, produce componendo, suonando e registrando in totale autonomia “Something Dark”.
A fare da prima traccia è la title-track, ‘Something Dark’, un brano che tra synth ed echi distorti introduce ed affronta la tematiche dell’angoscia e della paura di perdere il controllo di sé stessi e della propria esistenza.
La sensazione ci fa tremare e il pensiero di non riuscire a liberarcene è ancora più doloroso, come se quella paura si fosse incarnata in un essere capace di seguirci senza farsi vedere.
In questo brano è lo stesso Resta ad aver suonato sia le chitarre elettriche, che le chitarre acustiche, che il basso elettrico, ma anche i synth, il drum programming.
È Resta a cantare ed è lui stesso ad aver mixato il tutto.
Un’intro suadente fa poi spazio ad esplosive batterie sulla seconda traccia, ‘Lines’, che fragorosa mostra le influenze rock anglosassoni dell’autore, mentre ‘Someday’ parla di momenti in cui ci si sente bloccati per un’eternità, ma che – un giorno – saranno destinati a lasciar spazio ad altro.
La quarta traccia è ‘Life’ e fa sentire con i suoi ritmi dark la chiusura claustrofobica che si può provare quando la vita, così corta, ci blocca e fa sentire in trappola.
L’ultima traccia ha le sembianze di un pezzo metal: ‘I don’t need’ è un vortice di chitarre, rullanti e bassi voraci che fanno da spalla a un testo ricco di rabbia e risentimento.
”Something dark” è un Ep ricco di sperimentazione e di carattere.
Un lavoro su cui Andrea Resta ha evidentemente dato tutto sé stesso, per raccontare in maniera squisitamente rock l’oscurità che portiamo tutti dentro di noi, a volte ben nascosta, a volte meno.