Abiku – La Vita Segreta
Gli Abiku sono cinque ventenni di Grosseto che hanno alle spalle una manciata di EP e un LP di debutto, Technicolor, che li ha fatti balzare agli onori delle cronache all’interno del sottobosco indipendente italiano.
Partono dal cantautorato pop made in Italy al quale uniscono jangle, shoegaze e sonorità post-punk con vaghi sentori retrò anni ’60, il tutto con una naturalezza che solitamente contraddistingue le grandi band.
La vita segreta è un Lp di 12 tracce uscito il 6 ottobre che conferma la strada vintage ricercata dalla band. Beat-pop è sicuramente la definizione piu adatta per collocare musicalmente questo disco, ma se lo si guarda nel profondo esso contiene miriadi di sfaccettature.
Si passa dalla traccia piu fresca ed estiva a ballate romantiche per veri e propri sognatori, per continuare con pezzi più pop e mirati. C’è molta cura negli arrangiamenti e ogni strumento ha un ruolo ben preciso in ogni canzone, cosi da creare delle melodie belle, non scontate e soprattutto ben definite.
La pecca in tutto questo, se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, riguarda la voce: è troppo piatta ed inespressiva nel racconto delle canzoni, e viste le tematiche trattate (spesso si parla di vita quotidiana con spunti autobiografici), mi aspettavo maggiore enfasi e creatività melodica.
Non meno importante, a volte si riscontra un po’ di banalità nei testi: bei racconti e ottime idee, ma anche troppa disparità tra l’attenzione espressa per le musiche e quella che si ritrova nei testi.
Il risultato è che in certi passaggi le parole sembra siano state inserite solo per terminare le frasi, e questo stona e fa perdere prestigio all’intero lavoro.
E’ comunque innegabile che gli Abiku si siano aperti un bel varco nel cantautorato italiano con buone idee e buone esecuzioni.