Speciale #4 Premio Buscaglione 2016
Il Premio Buscaglione è un concorso a cadenza biennale dedicato alla figura artistica di Fred Buscaglione, e nelle prime tre edizioni si è affermato quale una delle più interessanti manifestazioni italiane di canzone d’autore.
Tornato anche quest’anno, molti sono gli artisti che si sono iscritti per poter partecipare ma solo in 10 hanno passato il turno della semifinale:
Albedo, Blindur,
Calvino, Dagomago,
Fiorino, Giorgieness,
La Municipàl , Le Mura,
Lo Straniero (voto popolare) e Seo
In cinque speciali appuntamenti vogliamo proporre ai lettori un approfondimento nel quale, a due a due, andremo insieme alla scoperta di chi ha passato lo scoglio delle selezioni: brevi interviste, volutamente con le stesse domande, per conoscere meglio chi sono coloro ad un passo dalla finale e dalla vincita dell’edizione 2016 del Premio Buscaglione.
Lo Straniero
Lo Straniero è una band che nasce in Piemonte (Alessandria) ed è insieme da poco più di un anno.
Vera rivelazione musicale, in così poco tempo i ragazzi sono stati catapultati dalle nebbie del nord direttamente ad Mtv New Generation, che li ha scelti di recente come video della settimana.
Che cosa significa per te il Premio Buscaglione?
Siamo stati scelti dalla giuria tecnica fra i più votati dal pubblico e questo ci lusinga.
Si tratta di un premio importante: vogliamo farci ascoltare.
Cosa ti ha spinto alla candidatura per questo Premio?
Il consiglio di un amico fidato.
Il Premio Buscaglione è un concorso che premia la musica emergente: in quanto tale, parteciperesti mai ad un talent show?
Il talento, se c’è, va coltivato nel tempo.
I talent show spesso bruciano le qualità e sottolineano gli aspetti privati: l’arte è altrove.
La figura di Fred Buscaglione cosa può insegnare ai musicisti moderni?
Scrittura diretta ma evocativa, armonie complesse, ritmo, interpretazione vocale, carisma ed eleganza.
Ah, queste due ultime cose non si possono imparare.
Il sogno nel cassetto che ancora non hai realizzato.
Rimanere un mese a New-York per ascoltare di tutto e comprare strumenti o registrare un disco a Berlino.
Seo
Tiziano (Seo) nasce a Potenza nel 1993.
Ha il suo primo incontro con la cultura Hip Hop all’età di 12 anni, a 17 intraprende “una carriera musicale” generando i primi testi acerbi.
Nel 2011 dà alla luce il primo Ep dal titolo “Vuoti a rendere” e nel 2013 il suo secondo progetto, “Psicanalisi del vuoto”.
Dal 2012 ad oggi ha incontrato altri artisti e sperimentato con loro.
Che cosa significa per te il Premio Buscaglione?
Per me il Premio Buscaglione rappresenta innanzitutto un tributo a un grande artista ed è un ottimo modo per catapultarsi nella Torino del passato.
Per noi artisti rappresenta una svolta ed è un’occasione per farci conoscere ma soprattutto per lasciare il segno con i nostri pezzi.
Cosa ti ha spinto alla candidatura per questo Premio?
Purtroppo non conoscevo il Premio Buscaglione e quindi l’idea di parteciparvi non è nata da me.
Un giorno un amico (un fratello più che un amico) mi ha girato il link per iscrivermi al Premio Buscaglione e io ho preso la palla al balzo, anche se, di solito, non amo molto mettermi in gioco.
Il Premio Buscaglione è un concorso che premia la musica emergente: in quanto tale, parteciperesti mai ad un talent show?
Sinceramente odio i talenti show e preferirei non esistessero perché, a parere mio, plasmano l’artista e lo rendono una macchina che sforna prodotti da poter vendere a un pubblico ingenuo.
Ma questo è solo il mio parere.
La figura di Fred Buscaglione cosa può insegnare ai musicisti moderni?
La figura di Fred Buscaglione può insegnare, più che altro ai cantautori odierni, a scrivere testi meno banali e ripetitivi ma soprattutto più poetici.
Il sogno nel cassetto che ancora non hai realizzato.
Il mio sogno nel cassetto l’ho realizzato ieri sera.
Ora ne ho un altro ma preferisco non rivelarlo, Tiziano è una persona molto riservata.