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Speciale #2 Premio Buscaglione 2016

Il Premio Buscaglione è un concorso a cadenza biennale dedicato alla figura artistica di Fred Buscaglione, e nelle prime tre edizioni si è affermato quale una delle più interessanti manifestazioni italiane di canzone d’autore.
Tornato anche quest’anno, molti sono gli artisti che si sono iscritti per poter partecipare ma solo in 10 hanno passato il turno della semifinale:

Albedo, Blindur,
Calvino, Dagomago,
Fiorino, Giorgieness,
La Municipàl , Le Mura,
Lo Straniero (voto popolare) e Seo

In cinque speciali appuntamenti vogliamo proporre ai lettori un approfondimento nel quale, a due a due, andremo insieme alla scoperta di chi ha passato lo scoglio delle selezioni: brevi interviste, volutamente con le stesse domande, per conoscere meglio chi sono coloro ad un passo dalla finale e dalla vincita dell’edizione 2016 del Premio Buscaglione.


Blindur

BlindurBlindur è un duo napoletano nato nella primavera del 2014 da Massimo De Vita (cantautore, polistrumentista e produttore) e Michelangelo Bencivenga (polistrumentista).
Già nei primi 18 mesi circa di attività, i ragazzi hanno collezionato oltre 100 concerti tra Italia, Francia e Irlanda, prendendo parte e divulgando la loro musica anche dai palchi di importanti festival internazionali.

Che cosa significa per te il Premio Buscaglione?

La possibilità di tornare live a Torino e per di più in location fantastiche, incrociare e confrontarsi con band da tutt’Italia con le quali non sai mai come va a finire e avere la possibilità di allargare concretamente il giro delle persone che ci ascoltano.

Cosa ti ha spinto alla candidatura per questo Premio?

La possibilità di vincerlo.

Il Premio Buscaglione è un concorso che premia la musica emergente: in quanto tale, parteciperesti mai ad un talent show?

Se decidessimo di tentare la strada di un talent sarebbe solo per pura curiosità antropologica.
Per il resto, noi facciamo musica e non ci sembra che nei talent di musica ce ne sia tanta: vi sono certamente tanto spettacolo e televisione, e non penso che noi siamo propriamente tagliati per questo genere di cose.

La figura di Fred Buscaglione cosa può insegnare ai musicisti moderni?

A non prendersi mai troppo troppo sul serio, ma soprattutto che la musica italiana potrebbe tranquillamente non essere inferiore a quella inglese o targata USA.

Il sogno nel cassetto che ancora non hai realizzato.

Non abbiamo nemmeno due anni di vita come Blindur e a sognare siamo bravissimi!
Avere la possibilità di fare i musicisti con la M maiuscola, confrontarci con gli artisti che amiamo, comprare la macchina/furgone nuovo, poter lavorare concretamente ad un tour, mettere fuori nel migliore dei modi il disco al quale stiamo lavorando…e poi, ovviamente, vincere il Premio Buscaglione!


LA MUNICIPàL

LA MUNICIPàLBand composta da Carmine e Isabella Tundo, fratelli leccesi, LA MUNICIPàL cerca attraverso musica, arte e poesia di descrivere la propria romantica visione del mondo. In particolare, Carmine viene scoperto durante i suoi esordi solisti da Corrado Rustici, produttore di fama mondiale con il quale comincia a lavorare al suo primo album supportato anche da Caterina Caselli, che da subito sposa il progetto.

Che cosa significa per te il Premio Buscaglione?

Il Premio Buscaglione è un opportunità di condividere il palco con delle band e dei cantautori che cercano di fare lo stesso nostro percorso.

Cosa ti ha spinto alla candidatura per questo Premio?

La voglia di mettersi in gioco e di far ascoltare le mie canzoni in un contesto diverso da quello che di solito frequentiamo.

Il Premio Buscaglione è un concorso che premia la musica emergente: in quanto tale, parteciperesti mai ad un talent show?

Non parteciperei ad un talent perché in quei contesti viene messo in evidenza il cantante, non la musica che propone: questo meccanismo mette le canzoni in secondo piano.

La figura di Fred Buscaglione cosa può insegnare ai musicisti moderni?

Partecipando al Premio Buscaglione ho avuto l’opportunità di approfondire la sua figura ed oltre ad essere un polistrumentista e ad avere una cultura musicale enorme, è riuscito a creare un suo mondo preciso ed identificabile sin dal primo ascolto: questo è quello che ogni musicista dovrebbe imparare a fare.

Il sogno nel cassetto che ancora non hai realizzato.

Essere felice.

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