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Maldestro

Primo Maggio Roma 2017: tre domande a Maldestro

Agli artisti incontrati nel backstage del Concertone di Piazza San Giovanni a Roma abbiamo posto le stesse domande: una scelta motivata dalla voglia di conoscere il loro passato legato a questa festa, alla figura lavorativa del musicista e un consiglio per gli emergenti che sognano una carriera in campo artistico.

Il 2017 sembra essere l’anno della consacrazione per Maldestro, nome d’arte di Antonio Prestieri.
Sin dai suoi esordi, Oca Nera Rock ha seguito con attenzione la carriera del giovane cantautore napoletano, che lo scorso febbraio ha partecipato al Festival di Sanremo nella categoria “Nuove Proposte” con il brano ‘Canzone per Federica‘.
È con questa canzone che ha vinto il “Premio della Critica Mia Martini”, il Premio Lunezia, il Premio Enzo Jannacci, il Premio Assomusica ed il premio conferito dalla Regione Basilicata per il Miglior videoclip: poteva forse mancare la sua presenza sul palco del Concertone per eccellenza?

La sua esibizione si è svolta in fascia serale, noi lo abbiamo incontrato nel primo pomeriggio nell’Area Stampa del Primo Maggio Roma: ecco cosa ci ha raccontato.

Che significato ha il Primo Maggio a casa tua, per la tua famiglia?
È una giornata che passa inosservata oppure qualcuno ne approfitta per parlare della sua importanza, del mondo del lavoro e dei lavoratori?

In realtà è una cosa che ho sviluppato da solo: da quando ho avuto coscienza di me stesso ho capito cos’è la festa del Primo Maggio, il suo pieno significato, ma a casa raramente se ne è parlato.

Come possiamo far sì che lo Stato riconosca il lavoro di chi opera nel settore della musica?

Pensiamo prima ai lavori diversi dal mio.
Mi sento molto fortunato a svegliarmi la mattina e a poter andare a fare esclusivamente quello che amo, di fronte a palchi di centomila o anche cinquanta persone: fare quello che ami ti ripaga di tutto il lavoro.

Un tuo consiglio agli emergenti, ai giovani che si avvicinano alla musica come professione?

Il consiglio è di essere sempre emergenti, di avere sempre il bagaglio pronto stando sempre in partenza e mai in arrivo.

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